“Se quello che abbiamo visto alla Camera e al Senato fosse cabaret, si potrebbe anche ridere. Il problema è in quella sede si discuteva la linea che il nostro paese e il nostro governo devono assumere in questo Consiglio europeo di guerra, che inevitabilmente ci porta un passo avanti verso la terza guerra mondiale. E questi fanno manfrine da cabarettisti da terz’ordine“. Così a Tagadà (La7) il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, commenta le dichiarazioni rese dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle Aule della Camera e del Senato, aggiungendo: “Non c’è solo il bacio tra Meloni e Salvini, che peraltro si odiano, come sanno tutti, ma ci sono anche le faccette. C’è faccetta nera che fa tutte le faccette alle opposizioni. Poi, a un certo punto, avendo finito le facce, lei si rinchiude dentro la giacca con quell’immagine imbarazzante che ha fatto il giro del mondo e che però è una immagine abbastanza plastica”.

Travaglio sottolinea: “Direi che ci vuole un altro tipo di approccio e un altro tipo di serietà. Non mi pare che diano l’idea del momento drammatico né quelle faccette, né gli interventi della presidente del Consiglio, che ha detto alle opposizioni di trovare loro una soluzione. No, lei è stata votata per questo o perlomeno per contribuire a trovarla. Questa idea che l’opposizione debba essere coesa è una stupidaggine assoluta, è la maggioranza che deve esserlo“.

E continua: “Ammettiamo pure che la maggioranza sia coesa come dice la Meloni, ma qual è la loro linea? La Meloni dice che non vuole mandare i soldati, perché ha paura di perdere voti. Basta chiedere a un qualsiasi italiano per strada se manderebbe suo figlio a morire per Kiev. E dice anche che non vuole il negoziato, perché oggi non va a dire al Consiglio europeo che la guerra è andata come è andata e che serve un compromesso che vada bene a entrambe le parti – conclude – come disse nella telefonata ai due comici russi a settembre del 2023. Quando poi le abbiamo detto che era incoerente, lei ha risposto che dice le stesse cose in pubblico e in privato. Bene, allora dica al Consiglio d’Europa quello che ha detto ai comici russi. E invece no. Meloni va lì e balbetta, perché gli ordini dall’America non arrivano e perché l’Europa ha già deciso“.

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