La scelta è varia: da bere puoi ordinare un Negroni Gramsci, ma anche un mojito Fidel o un daiquiri Che. Per mangiare, invece, un’insalata Garibaldi o le enchiladas (piccole piadine di mais ripiene) intitolate a Zapata, il famoso guerrigliero messicano. Questo il menù decisamente rivoluzionario della Taberna Garibaldi, nuovo bar aperto a Madrid nel quartiere multiculturale di Lavapiés e gestito da un imprenditore d’eccezione: Pablo Iglesias. L’ex vicepresidente del governo e leader del partito Podemos si ricicla come barista dopo aver lasciato il mondo della politica, e racconta sui social lo sviluppo di questa nuova avventura professionale: “Il grosso del lavoro lo faranno altri colleghi”, precisamente il poeta Sebastian Fiorilli e il cantautore Carlos Avila, con cui ha aperto la taverna.

Un video promozionale in Rete, infatti, mostra lo stesso Iglesias asciugare alcune posate mentre racconta di essere nervoso per l’imminente inaugurazione, o di quando una signora ha chiamato per prenotare un tavolo e ha riconosciuto la voce dell’ex vicepresidente. A quanto pare, però, non è servita nessuna campagna pubblicitaria per diffondere la notizia della nuova apertura. Da quando si è sparsa la voce, i social di Pablo Iglesias sono stati presi d’assalto: inevitabile per un personaggio che vanta 2,6 milioni di follower su X e che ancora divide l’opinione pubblica.

La sua taverna è chiaramente di sinistra e i riferimenti comunisti affollano il locale. Sul menù campeggia la frase: “Le taverne sono l’ultimo bastione di libertà del proletariato”, accanto alle illustrazioni del filosofo marxista Karl Kautsky e dello stesso Garibaldi; e ogni sera, in chiusura, sarà Bella Ciao ad accompagnare i clienti fuori dalla porta. Persino i nomi dei tavoli sono un omaggio a questi eroi della resistenza: ci si può sedere vicino a Pepa Flores, artista ribelle al regime franchista, e ordinare un Dry Martini Durruti, dal nome di Bonaventura Durruti, protagonista della rivoluzione anarchica spagnola durante la Guerra civile.

E proprio Durruti è stato il protagonista di un episodio di vandalismo. Prima ancora dell’apertura, infatti, sulla vetrina della taverna è comparsa la scritta “Ex vicepresidente: esigiamo l’immediato ritiro del cocktail Durruti o il proletariato anarchista passerà all’azione. Firmato: gli amici di Durruti”. Minaccia o avvertimento dal tono goliardico? Non si sa, ma si teme che il bar possa davvero essere oggetto di attacchi. Pablo Iglesias è continuamente preso di mira dalla destra e ultradestra politica (insieme alla compagna Irene Montero, ex ministra, subì episodi di stalking davanti alla porta di casa), e anche in Rete i commenti di sostegno si mescolano a chi critica questa sua nuova avventura professionale.

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