La possibilità di ripercorrere i luoghi della memoria di Hiroshima e Nagasaki grazie ad un visore 3d, un video che simula il lancio di una bomba atomica sulla città di Roma e che ne mostra le conseguenze insieme a molti pannelli espositivi. Questi sono i contenuti della mostra “Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”, inaugurata il 20 marzo presso l’Ospedale delle donne della capitale e visitabile fino al 18 maggio 2024. “Nel 2022 sono stati spesi a livello globale oltre 82 miliardi di dollari per gli armamenti nucleari – dice Michela Pasi, vicepresidente della Campagna Senzatomica – con solo il 5 o il 10% di queste cifre potremmo raggiungere uno qualsiasi degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. Ed è proprio in questo periodo in cui diversi leader europei tornano a parlare di corsa agli armamenti che, dicono gli organizzatori, bisogna tenere alta l’attenzione sul rischio nucleare. “Ci rendiamo conto adesso di quanto sia cruciale parlare di disarmo – aggiunge Daniele Santi, presidente della Campagna Senzatomica – perché noi e le armi nucleari non possiamo coesistere insieme”. All’inaugurazione dell’esposizione era presente anche Daniel Högsta, vice direttore di Ican, International Campaign to abolish nuclear weapons e premio Nobel per la Pace nel 2017. “La soluzione c’è già quando si parla di armi nucleari – dice Högsta – ed è il trattato che ne proibisce l’utilizzo (TPNW) e che è stato approvato nel 2017”. Ad oggi circa 70 Stati lo hanno ratificato, impegnandosi a promuovere un processo graduale e sicuro verso un disarmo nucleare totale, mentre sono circa 90 i Paesi che lo hanno firmato. L’Italia non è fra questi.

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