Dimissioni a sorpresa per il primo ministro irlandese Leo Varadkar che in conferenza stampa ha annunciato la rinuncia all’incarico di premier (taoiseach in lingua gaelica) e al suo ruolo di leader del partito al governo Fine Gael. “Dopo sette anni in carica, non mi sento la persona migliore per questo lavoro”, ha affermato come riporta il principale quotidiano irlandese The Irish Times. E specifica: “Le mie ragioni sono sia personali, sia politiche”.

“È stato il momento più appagante della mia carriera”, rivela ricostruendo tutti i momenti più importanti e decisivi del suo mandato politico: “Portare il Paese alla piena occupazione“, “guidare il paese attraverso la pandemia“, “evitare un confine duro durante il processo di Brexit“. Dimissioni inaspettate, ma che non vogliono segnare la fine della guida di Fine Gael: “Credo che Fine Gael possa guidare il prossimo governo, ma non con me al timone”.

Secondo i media locali, è probabile che presto l’attenzione si sposti sui potenziali successori dell’ex leader del partito politico di centro-destra liberal-conservatore. I possibili candidati, elencati dal quotidiano irlandese, includono Simon Coveney, Paschal Donohoe, Simon Harris e Helen McEntee. Leo Varadkar, alla guida del Paese dal 2017, era subentrato al premier Enda Kenny, divenendo così il più giovane primo ministro di sempre nel Paese, dopo essere stato il primo ministro a dichiararsi pubblicamente gay nella storia dell’isola verde.

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