Food for Profit arriva in Parlamento. Dopo l’anteprima all’Eurocamera di Bruxelles e il successo crescente nelle sale italiane, il documentario indipendente di Giulia Innocenzi e Pablo D’ambrosi che svela i rapporti tra l’industria della carne e la politica, viene presentato mercoledì 20 marzo alle ore 16:00 nella Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari. Si tratta di un film-inchiesta che racconta il sistema e le ipocrisie dell’agribusiness, e mette al centro i 400 miliardi di denaro pubblico della Politica agricola comune in larga parte destinati agli allevamenti intensivi, tra infiltrati con telecamera nascosta ai piani alti dell’Europarlamento e immagini di quel che accade negli allevamenti di tutta Europa. Una proiezione che non passerà inosservata, a poche ore dall’intervento a Palazzo Madama della premier Giorgia Meloni, che ha descritto questo stesso sistema riducendolo a un elogio del piccolo agricoltore, come se gli effetti devastanti dell’industria non esistessero: “Per noi l’agricoltore è il primo ambientalista, è il bio-regolatore per eccellenza, è il garante della nostra sicurezza alimentare, è colui che ha il maggiore interesse a preservare la natura”, ha detto Meloni.

In occasione della proiezione al Parlamento, l’artista Emanuela Peretto, in arte Lela Perez, porterà in scena il suo progetto artistico multidisciplinare, un flash mob di bodypainting e danza contemporanea con i ballerini Flor Tinoco Sequeiros, Rober Gomez e Sabino Barbier per sostenere e appoggiare i temi del docufilm. “Questo flash mob – si legge nel comunicato – vuole rappresentare le brutalità e sofferenza degli animali degli allevamenti intensivi per denunciarli, invocando un cambiamento urgente nel modo in cui trattiamo gli animali. I ballerini dipinti da Lela Perez con tecnica di “camouflage bodypainting”, diventano un tutt’ uno con la foto tratta dal film documentario di maiali di un allevamento intensivo malati, maltrattati e sfiniti. L’obiettivo di questa performance artistica è quello di creare un impatto viscerale sugli spettatori e di spingere alla riflessione sulle conseguenze dei nostri consumi. Iniziative come queste ci ricordano che ognuno di noi ha il potere di fare la differenza, anche attraverso l’espressione artistica”.

Oltre agli autori, all’incontro parteciperanno Eleonora Evi, deputata Alleanza Verdi di Sinistra, Lorenzo Mineo coordinatore ufficio europeo di Eumans e Responsabile investigazioni a Bruxelles, Gianluca Felicetti presidente LAV, Ultima Generazione e Chiara Caprio, responsabile relazioni istituzionali di Essere Animali.

Food for profit ha superato le 500 proiezioni. Numeri da record sui social: gli account totali raggiunti, fra Instagram e TikTok, sono oltre 3 milioni, con più di 6 milioni di impression. Non è un caso che le sale siano piene di giovani e giovanissimi. La scorsa settimana il documentario è salito sul podio dei film con la migliore media di occupazione sala, conquistando anche la vetta di primo film in Italia per occupazione sala.

Intanto è online la petizione per chiedere lo stop ai sussidi pubblici agli allevamenti intensivi promossa da Eumans, associazione per i diritti che ha come presidente Marco Cappato e segretario Lorenzo Mineo, il lobbista con telecamera nascosta del documentario Food for profit. Hanno già aderito: Marco Mazzoli, Gabriele Muccino, Selvaggia Lucarelli, Andrea Scanzi, Lorenzo Biagiarelli, Luca Sommi.

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