Obiettivo: perpetuare la luna di miele. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni fissa il suo mirino sulle Europee e mette a verbale cosa sarebbe per lei “una vittoria“: “Confermare i voti che mi hanno portato a Palazzo Chigi un anno e mezzo fa – dice in un’intervista ad Agorà, su Rai3 – Cosa non facile, non accade spesso che dopo un anno e mezzo un governo possa confermare quel consenso”. Dunque l’asticella per Fratelli d’Italia è puntata sul 26 per cento che, vale la pena sottolinearlo, è di qualche punto sotto alla cifra attribuita al partito da tutti i sondaggi (per qualcuno il 27, per qualcun altro il 28 o addirittura 29). La premier, anche per il fatto che la campagna elettorale è alle porte e anzi è in corso per via delle Regionali, vuole ingaggiare un duello con la segretaria del Pd Elly Schlein.

Per esempio sulle tasse. “La sinistra si è indignata perché ho detto che le tasse non sono una cosa bellissima ma lo confermo” dice Meloni. Alla presidente del Consiglio Schlein aveva risposto che “bellissime sono la sanità pubblica e la scuola pubblica“. Una replica che la premier “non accetta”: “Sono d’accordo ma le lezioni anche no – sottolinea – perché è stato questo governo a portare il fondo sanitario al suo massimo storico”.

Secondo la capa del governo la “sinistra è allo sbando” anche perché, sulla riforma del premierato, “cerca di schermarsi dietro l’autorevolezza del presidente della Repubblica, che è una figura unificante, perché non sa come spiegare la sua contrarietà a una riforma che vuole banalmente consentire agli italiani di scegliere direttamente da chi farsi governare. Non sapendo come dire che preferiscono fare i governi all’interno del palazzo cercano altre ragioni ma non regge”. A questo proposito Meloni da una parte spiega che questa riforma “non riguarderà né me né Mattarella” e dall’altra assicura che “i miei rapporti con il presidente Mattarella sono ottimi lo ringrazio perché non fa mancare mai il suo sostegno non tanto al governo ma alla nazione. E’ un rapporto che gestiamo direttamente, personalmente, quelli che brigano per comprometterlo temo che resteranno delusi”.

Un passaggio dell’intervista torna sulla questione degli accessi abusivi alle banche dati sui quali indaga la Procura di Perugia. La presidente del Consiglio è “assolutamente convinta che conosciamo la punta di un iceberg più che preoccupata sono molto indignata di qualcosa che aleggiava, abbiamo visto particolarmente in quest’anno le cose a orologeria, le paginate: penso che bisogna andare fino in fondo penso che la questione sia molto più ampia, penso che ci siano gruppi di potere che hanno utilizzato le informazioni riservate per fare gli interessi propri. Penso che non sia possibile che accada in Italia, bisogna andare fino in fondo, tirare fuori tutti i responsabili e soprattutto i loro mandanti“.

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