In un’intervista a Repubblica il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso preoccupazione riguardo la frammentazione europea e l’indebolimento del fronte democratico contro la Russia, in un momento in cui il sostegno a Kiev sembra ai minimi storici. A margine della commemorazione della distruzione di Monte Cassino con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, Crosetto ha criticato l’incontro di Berlino tra Francia, Germania, e Polonia, in cui si è deciso l’invio di armi pesanti, come un “segnale sbagliato” e un “errore di metodo”, dichiarando che tali azioni possono beneficiare indirettamente Putin. Piuttosto, sottolinea il ministro, l’importante è fornire all’Ucraina “la quantità di armi e munizioni necessarie per difendersi dalla Russia. E poi lavorare per la fine degli attacchi russi”.

Crosetto critica le “dichiarazioni a effetto” e la mancanza di unità tra gli stati europei, sottolineando la necessità di una strategia chiara e congiunta. Menziona l’annuncio del cancelliere tedesco Olaf Scholz sulla coalizione per le armi a lunga gittata per l’Ucraina, ma insiste che il metodo di procedere è sbagliato. Che la Russia dovrebbe invece essere costretta a negoziare attraverso un fronte politico unito e la difesa dell’Ucraina.

Sul fronte interno, Crosetto rassicura gli italiani preoccupati per una possibile escalation, affermando che l’Italia non invierà truppe in Ucraina e sottolinea l’importanza di un ordine mondiale basato sul rispetto del diritto internazionale. “Siamo solo 60 milioni e quelli che sarebbero pronti a combattere sono pochissimi, diciamocelo”, argomenta. Avverte anche della possibilità che la Russia possa mirare alla Moldavia usando la difesa della minoranza russa in Transnistria come pretesto per ulteriori aggressioni.

Il ministro critica inoltre la posizione di alcuni settori politici italiani che vedono la spesa per la difesa come eccessiva, sostenendo che la sicurezza è fondamentale per la protezione delle infrastrutture civili, come scuole e ospedali. Rigetta le accuse di Giuseppe Conte sul governo focalizzato solo sulla guerra, enfatizzando il suo impegno verso la difesa della democrazia e il diritto internazionale.

Infine, Crosetto ha detto di condividere la visione di Mattarella sulla necessità di un’Europa attiva per la pace e ha commentato le potenziali implicazioni dell’elezione di Donald Trump, sottolineando che Trump non potrebbe permettersi di indebolire l’Europa o la Nato senza contraccolpi significativi per gli Stati Uniti.

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