A fianco degli studenti medi e universitari, per sostenere la proposta di legge presentata sul tema della salute mentale, ancora arenata in Parlamento. Pd, M5s e Alleanza Verdi Sinistra si sono ritrovate insieme a Roma sotto il ministero della Salute, durante il presidio organizzato da Unione degli universitari (Udu) e Rete studenti medi, insieme a diverse associazioni, per rilanciare la battaglia per l’introduzione di sportelli di supporto psicologico gratuiti all’interno di scuole e Atenei, con team multidisciplinari e percorsi di prevenzione e sensibilizzazione sulla salute mentale. “Va calendarizzata e subito approvata, non c’è più tempo“, rivendicano gli studenti, rispetto alla proposta di legge, depositata alla Camera dalla deputata dem Rachele Scarpa e al Senato da Elisa Pirro dei Cinque Stelle. Al presidio hanno partecipato la stessa segretaria Pd Elly Schlein, Francesco Silvestri (M5S) ed Elisabetta Piccolotti (Avs), sottolineando l’urgenza del percorso in Aula.
“Non esistono abbastanza strutture, non bastano le risorse. È una vera emergenza”, ha rivendicato la segretaria dem. E ancora, attaccando l’esecutivo: “I tagli che Giorgia Meloni sta portando avanti sulla sanità pubblica hanno queste nefaste conseguenze: chi ha il portafoglio gonfio si rivolge al privato e chi ha un portafoglio più sottile sta rinunciando a curarsi. Meloni esca dal palazzo e ascolti queste voci, vengono dalle case delle famiglie che hanno votato in tutti i modi possibili. Lo Stato deve stare al fianco di chi fa più fatica”. Condivide Piccolotti: “Si tratta di una vera e propria epidemia e il governo non può girarsi dall’altra parte. Vogliamo che la proposta di legge sia calendarizzata in Aula al più presto, il bonus psicologo è insufficiente”. Non senza attaccare il governo e il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che ha “promosso una pedagogia dell’umiliazione e fatto una legge sul voto in condotta per reprimere, ma non si è preoccupato mai della salute mentale dei ragazzi e delle ragazze”.
“Dal governo non solo non sono arrivate risposte e neanche sensibilità, ma si è visto anzi un furore ideologico, a cominciare dal caro affitti”, ha affermato Silvestri. “Serve uscire dai palazzi e dimostrare che c’è una sensibilità sui temi che coinvolgono le famiglie”, l’appello del parlamentare 5 Stelle.
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