C’è Angela Bedoni, mamma di Lucia, Poi c’è Marco Scarponi, fratello di Michele. E, ancora, Emanuela Bottardi, figlia di Anna. Sono tutti familiari di vittime della strada. Insieme hanno lanciato un appello alla presidente Meloni per “mettere in pausa” la riscrittura del codice della strada. “Lo riscriva con noi”, dicono i familiari, con l’obiettivo di fermare l’approvazione del nuovo codice della strada, voluto dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e aspramente criticato dall’opposizione.

Il video-appello è stato mandato alla presidente del Consiglio. “L’attuale disegno di legge all’esame del Parlamento contiene tanti, troppi articoli che vanno manifestamente contro ogni evidenza scientifica in materia di sicurezza stradale, allentando regole e controlli su alta velocità e traffico motorizzato, restringendo i diritti e gli spazi di sicurezza per gli utenti più vulnerabili, togliendo capacità di intervento a qualsiasi amministrazione comunale e in generale non intervenendo in modo sistematico sulle cause primarie degli incidenti stradali in base ai dati Istat”, si legge nella lettera inviata alla premier e diffusa dalla Fondazione Michele Scarponi via social.

“Fare scelte che tutelino la vita e la sicurezza delle persone sulle strade è un dovere che va oltre le legittime scelte politiche di chi governa – scrivono ancora i familiari delle vittime della strada – Purtroppo l’attuale disegno di legge va nella direzione opposta, aggiungendo poco e togliendo per poter finalmente dire: basta morti in strada”.

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