L’Assemblea nazionale francese sta discutendo in queste ore sulla strategia francese di aiuto all’Ucraina. Un dibattito che si concluderà con un voto simbolico e che è già diventato l’occasione di scontro tra i partiti. In un clima di campagna elettorale per le prossime elezioni Europee, il Rassemblement National (Rn) ha annunciato che si asterrà, mentre la France Insoumise si esprimerà contro. A favore Repubblicani, Socialisti ed Ecologisti.

Laurent Jacobelli, deputato del partito di Marine Le Pen, ha accusato la maggioranza di “sfruttare la sofferenza degli ucraini per cercare di salvare la propria campagna europea”. Rn, ha assicurato Jacobelli, “sostiene l’Ucraina” ma “si rifiuta di firmare un assegno in bianco a un presidente che dice tutto e il contrario di tutto”. Come riferito da le Monde, anche il presidente del Rassemblement National Jordan Bardella ha confermato la linea: “Su questo testo, che possiamo sostenere in linea di principio, ci sono delle linee rosse”. Il riferimento è all’adesione dell’Ucraina all’Ue e alla Nato, punti contestati dal partito di estrema destra.

Fortemente contraria anche la sinsitra della France Insoumise. Il partito a metà giornata ha fatto sapere, dopo una riunione del gruppo, che si sarebbe espresso contro.”Accettiamo che la Francia, una potenza nucleare, si metta in una posizione di guerra contro la Russia, una potenza nucleare?”, ha dichiarato in conferenza stampa Arnaud Le Gall, durante un briefing con la stampa. A preoccupare, continua le Monde, sono le dichiarazioni del presidente della Repubblica Emmanuel Macron che ha detto esplicitamente di non escludere l’invio di truppe via terra in Ucraina. Una posizione che trova la contrarietà della maggior parte dell’Assemblea.

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