La pioggia intensa, le frane e gli smottamenti stanno provocando disagi e problemi in particolare in Liguria dov’è in corso un’allerta arancione. I vigili del fuoco sono al lavoro dalla notte per far fronte alle numerose richieste di intervento. A provocare i maggiori problemi sono le frane. A Coronata 10 anziani ospiti di una rsa sono stati sfollati e portati in ospedale in via precauzionale per una criticità causata da una precedente frana.

Liguria
Nel Ponente c’è il caso di Finale Ligure dove una frana precipitata sulla carreggiata ha portato alla chiusura dell’Aurelia in entrambe le direzioni, all’altezza del chilometro 592, in località Malpasso. A Recco la caduta di alberi ha interrotto per alcune ore la Statale 1, ma ora è stata liberata dopo l’intervento dei pompieri (al quale si riferisce l’immagine in alto). L’Aurelia è chiusa al traffico anche a Beverino in provincia della Spezia. Resta chiuso il tratto della stessa Statale all’altezza di Capo Noli nel Savonese per la caduta di detriti sulla strada. Il percorso alternativo prevede l’utilizzo della A10 tra i caselli di Spotorno e Finale Ligure.

Un centinaio di persone sono rimaste isolate invece a Molini di Triora nell’entroterra di Imperia a causa di una frana che ha provocato il crollo di una parte della strada d’accesso al paese a seguito delle forti piogge dell’allerta meteo arancione in corso sul Ponente ligure. La zona è raggiungibile solo a piedi, dice la Regione. Sempre nell’entroterra di Imperia una frana sulla strada per Lavinia Alta ha isolato altre 70 persone nel Comune di Rezzo, anche in questo caso l’area è raggiungibile solo a piedi. A Sanremo una frana ha isolato una ventina di abitazioni lungo la strada Cascine Lunaire nella parte alta della Valle Armea poco lontano dal carcere. Rimane interrotta l’Aurelia all’altezza di Capo Noli nel Savonese a causa di una frana, l’Aurelia è stata riaperta a senso unico alternato nei pressi di Mulinetti (Genova), dove stamani un grosso albero era caduto sulla carreggiata. Le precipitazioni più intense hanno anche determinato l’innalzamento al primo livello di guardia di alcuni torrenti, fra cui l’Orba a Tiglieto, lo Stura a Campo Ligure e il Bisagno alla Presa.

Val d’Aosta
I sindaci dei comuni valdostani più investiti dalla forte nevicata in corso invitano residenti e turisti a rimanere nelle proprie abitazioni, limitando il più possibile gli spostamenti. È il caso di Cogne, Gressoney-La-Trinité e Gressoney-Saint-Jean. Proprio in quest’ultimo comune è caduta una valanga, tra le località Perletoa e Dresal, e per questo la strada regionale 44 è chiusa interamente dal paese più a valle, Gaby – dove si è verificato un altro distacco – sino a Gressoney-La-Trinité, che si trova in fondo alla vallata. Il bollettino di criticità emesso dal Centro funzionale regionale conferma fino alla mezzanotte di oggi l’allerta arancione per valanghe nelle zone Est e Sud-Est del territorio valdostano e gialla nel resto della regione. Per domani, visto il miglioramento delle condizioni meteo – con precipitazioni assenti nella vallata centrale e nelle valli del Gran Paradiso e assenti-localmente deboli sulla dorsale di confine con Francia e Svizzera e nelle due valli del Monte Rosa e di Champorcher – è indicata l’allerta gialla in tutta la regione.

Piemonte
L’ondata di maltempo ha colpito anche il resto del Nord-Ovest, ma in Piemonte riguarda in particolare delle tempeste di neve. Black-out elettrici e di telefonia vengono segnalati nelle vallate piemontesi mentre alcune strade sono chiuse per il rischio di grandi valanghe. Il provvedimento – informa la Regione – per il momento riguarda la provinciale per Ceresole Reale (Torino), verso il Gran Paradiso. In paese sono caduti 60 centimetri di neve in poche ore; nelle vallate del Canavese sono state sospese le messe domenicali. Sempre in provincia di Torino è stata chiusa in alcuni tratti, per la caduta di alberi sovraccarichi di neve, la provinciale 32 che da Viù porta a Usseglio, nelle valli di Lanzo. Nel Torinese sono interrotte alcune linee elettriche nelle valli di Lanzo, Orco e Soana; black-out anche a Perosa Argentina (in valle Chisone), nel Verbano-Cusio-Ossola e nelle provincie di Vercelli e Cuneo. E’ interrotta la telefonia fissa e mobile nelle valli di Lanzo. In tutto il Piemonte c’è allerta gialla per rischio di frane e allagamenti. In provincia di Alessandria sono stati chiusi il ponte sull’Erro sulla strada provinciale 225 a Melazzo, le provinciali 61 e 63 per l’esondazione del rio Granetta, il ponte OltreOrba a Capriata d’Orba, i guadi sui torrenti Erro e Lemme. Per gli spostamenti sulle strade la Regione Piemonte consiglia di consultare www.muoversiinpiemonte.it.

Lombardia – Valtellina e Valchiavenna
Dopo un giorno di tregua, anche Valtellina e Valchiavenna sono di nuovo investite da fitte nevicate nelle località turistiche in quota, come Madesimo e Livigno. Il limite delle nevicate è segnalato al di sopra dei 1100 metri, mentre sul fondovalle, flagellato anche da raffiche di vento, piove con intensità e sulle strade c’è il rischio di formazione di ampie pozze d’acqua. Alla Polstrada del Comando provinciale di Sondrio è stata segnalata una copiosa nevicata in corso in queste ore sul passo del Maloja, collegamento importante fra Valchiavenna e Svizzera, percorso oltre che dai turisti da un consistente numero di lavoratori frontalieri. Il passo è al momento transitabile, ma unicamente con catene montate. Diversi i valichi alpini chiusi a causa delle abbondanti precipitazioni nevose. Sull’intero territorio della provincia più a nord della Lombardia si registra un crollo delle temperature di parecchi gradi.

Lombardia – Milano
A Milano, come sempre in caso di forti precipitazioni, l’allarme riguarda il livello di Seveso e Lambro. “Siamo nella fase più intensa dalle prime ore di questa mattina si estenderà per la giornata di oggi. In generale i livelli sono saliti” dice l’assessore alla Protezione Civile del Comune di Milano Marco Granelli. Dalla mezzanotte è scattata l’allerta gialla per rischio idrogeologico ordinario diramata dal Centro Monitoraggio Rischi Naturali della Regione Lombardia, ma al momento i vigili del fuoco non segnalano particolari criticità nel capoluogo lombardo. “Per il Seveso – prosegue Granelli – sta lavorando il canale scolmatore e i livelli sono di poco superiori al metro. Comunque la vasca di Milano è pronta ad entrare in funzione e questo ci rassicura tutti. Ci preoccupa il Lambro che al parco ha raggiunto quota 180. Seveso e Lambro esondano a Milano intorno a 3 metri“. Per questo per precauzione, come sempre in questi casi, sono state evacuate le comunità che hanno la sede vicino al fiume.

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