Storica vittoria dell’Italia al Sei Nazioni di rugby battendo in rimonta la Scozia. Undici anni dopo l’ultima volta gli azzurri tornano ad ‘espugnare’ l’Olimpico e riescono a vincere contro gli scozzesi dopo 9 anni: 31-29 il risultato finale di una partita pirotecnica con gli ospiti in piena forma e un’Italia aggressiva, disciplinata e finalmente vincente. Per gli azzurri è la prima vittoria in questa edizione del Sei Nazioni, un risultato che dà continuità all’altrettanto storico pareggio in casa della Francia. In classifica gli azzurri balzano momentaneamente al quarto posto con 7 punti davanti a Francia e Galles. Ora il cucchiaio di legno passa proprio al Galles, che domenica ospita la Francia.

Garbisi mette i primi tre punti su punizione già al terzo minuto della partita all’Olimpico che sfiora le 70.000 presenze, con 15.000 scozzesi e l’arrivo improvviso della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La Scozia replica con una meta al 6′, autore Fagerson al termine di un’azione prolungata con non meno di 15 passaggi, la trasformazione è di Russell, 3-7. Seconda meta scozzese all’11′ con Steyn, trasformazione sempre a cura di Russel. Gli azzurri tornano alla carica e arriva la meta al 14′ dopo un calcio centrale in avanti di Page-Relo e Brex supera la linea in mezzo ai pali, Garbisi trasforma: 10-14. Scozia ancora avanti su punizione al 25′, 10-17 dopo il calcio dell’addetto alle trasformazioni Russel. Al 27′ Page-Relo perde l’ovale e la Scozia ne approfitta avanzando a ridosso della linea italiana: alla meta ci arriva Schoeman, niente trasformazione ma il punteggio ora è 10-22. Al 35′ Garbisi trasforma una punizione, 13-22. Brex riesce a interrompere un’azione da meta degli scozzesi al 37′, subito dopo il punteggio cambia ancora a vantaggio azzurro con la punizione dai quasi 40 metri trasformata stavolta da Page-Relo, incaricato dei calci da lontano. Prima frazione finita tre minuti dopo il tempo regolamentare.

Il secondo tempo si apre ancora all’insegna degli scozzesi, che trovano la quarta meta con Horne: ma l’arbitro annulla per un’infrazione del pilone scozzese Shuman e assegna un calcio di punizione agli azzurri, che ne approfittano subito andando a meta con l’esordiente Lynagh lanciato da un calcetto in avanti di Garbisi. La trasformazione del possibile vantaggio, affidata a Garbisi, trova il palo: 21-22 ma comunque si riapre una partita che ha visto finora un’Italia attenta e vivace, e sfortunata per l’ultimo episodio. Ma l’insistenza azzurra premia e l’Italia passa in vantaggio al 57′: segna Varney a concludere un’azione in profondità tutto merito di Vintcent, stavolta Garbisi centra i pali e la trasformazione porta i padroni di casa a 28-22. Grande Italia anche in difesa: al 68′ gli scozzesi arrivano ai 22 metri italiani, gli azzurri riescono a respingere e calciare lontano in touche. Altri tre punti azzurri grazie a una punizione centrata da Garbisi, 31-22 al 72′ e la Scozia ha bisogno di più di una meta per ribaltarla. La meta degli ospiti arriva sul finale di partita al 77′ con Skinner, con la trasformazione il punteggio è 31-29. Finale incredibile con la Scozia sempre in avanti e l’Italia bravissima a respingere. Un passaggio in avanti degli scozzesi mette fine alla partita e porta l’Italia nella storia del Sei Nazioni.

Prossimo impegno per gli Azzurri il 15 marzo in casa del Galles. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è anche andata nello spogliatoio dell’Italrugby a fine partita. La premier ha festeggiato la Cuttitta Cup (questo il nome del trofeo in palio tra le due nazioni) ballando con la squadra con il sottofondo dell’ormai celebre coro dei tifosi dell’Italia. Con la premier il ministro Francesco Lollobrigida e il presidente della Federazione italiana rugby Marzio Innocenti.

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