Un’altra nave è stata colpita da un missile nelle acque del golfo di Aden, zona oggetto degli attacchi delle milizie yemenite Houthi. Il cargo è di proprietà greca: l’equipaggio è stato costretto ad abbandonare l’imbarcazione: si contano almeno due morti e sei feriti.

La nave portarinfuse True Confidence, battente bandiera delle Barbados, registrata in Liberia e gestita dalla compagnia greca Third January Maritime Ltd, era salpata dalla Cina diretta in Arabia Saudita con una ventina di persone a bordo. L’attacco è avvenuto nei pressi di Aden, a largo dello Yemen, ed ha provocato un incendio, sono state le prime notizie arrivate dall’agenzia britannica che monitora il traffico marittimo. Il portavoce militare Houthi ha rivendicato l’attacco. “Abbiamo effettuato un attacco contro una nave americana nel Golfo di Aden con missili navali e il colpo è stato preciso. Abbiamo attaccato la nave americana dopo che il suo equipaggio ha respinto i nostri avvertimenti. Rinnoviamo l’allerta a tutte le navi affinché rispondano agli appelli delle nostre forze navali” ha detto, specificando che le operazioni nel Mar Rosso e nel Mar Arabo non si fermeranno “finché non cesserà l’aggressione e non sarà revocato l’assedio del popolo palestinese nella Striscia di Gaza“.

I primi attacchi delle milizie yemenite contro navi ritenute collegate ad Israele sono iniziati il 19 novembre scorso e stanno provocando una deciso calo dei transiti dal mar Rosso e dal Canale di Suez. Il 18 dicembre Stati Uniti e Gran Bretagna hanno avviato un’operazione di difesa dei transiti e colpito diverse postazioni Houthi. Tuttavia, sinora, senza evidenti benefici per quanto riguarda il miglioramento della sicurezza del traffico nell’area che, anzi, ha continuato a diminuire, spingendo le navi a circumnavigare l’Africa con un incremento di tempi e costi dei trasporti.

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