L’Assemblea delle giornaliste e dei giornalisti del Giornale Radio Rai è in stato di agitazione: al Comitato di redazione è stato affidato un pacchetto di 5 giorni di sciopero. La decisione è la risposta all’intenzione dell’Azienda di viale Mazzini di accorpare la redazione di Gr Parlamento a Rai Parlamento e la redazione sportiva della radio a Rai Sport, emersa da una comunicazione interna pubblicata su Raiplace lo scorso 29 febbraio.

La prima presa di posizione pubblica era arrivata già sabato, quando in una nota l’Usigrai e il CdR del Giornale Radio avevano parlato di “una scelta che ci trova in totale disaccordo e che non tiene conto della storia di Radio 1 e delle sue specifiche professionalità“. Il sindacato dei giornalisti Rai aveva espresso “fin da adesso l’intenzione di chiedere all’Azienda un incontro immediato e al Direttore una presa di posizione”, convocando un’assemblea per lunedì 4 marzo. L’interlocuzione con i vertici Rai è avvenuta mercoledì mattina e ha portato alla decisione – presa all’unanimità dall’assemblea – di proclamare lo stato di agitazione.

Secondo quanto riferito da fonti interne a Ilfattoquotidiano.it, infatti, viale Mazzini ha confermato a Usigrai e al CdR del Giornale Radio la volontà di non modificare il documento che prevede appunto per il Gr Parlamento e la redazione sportiva radiofonica un piano di integrazione rispettivamente con Rai Parlamento e Rai Sport. Una scelta che l’assemblea delle giornalista e dei giornalisti ha giudicato priva di logica, stando a quanto riferito. Anche lo stesso direttore Francesco Pionati si sarebbe detto contrario ai progetti dei vertici aziendali per il Giornale Radio Rai e Rai Radio 1.

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