Vladimir Putin vuole “destabilizzare la Germania” e minare “l’unità del Paese”. Lo ha detto il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, commentando la diffusione da parte della direttrice del canale Russia Today – controllato dal governo di Mosca – di un audio intercettato in cui alti ufficiali dell’esercito di Berlino, riuniti in videoconferenza, discutono di un possibile attacco ucraino in Crimea. La registrazione, lunga 38 minuti, risale al 19 febbraio scorso: i militari (tra cui il comandante dell’Aeronautica Ingo Gerhartz) parlano del possibile impatto dei missili Taurus di fabbricazione tedesca sul ponte sullo stretto di Kerch, che collega la Russia alla penisola ucraina annessa nel 2014. I Taurus, che possono raggiungere obiettivi fino a cinquecento chilometri di distanza, sono ambitissimi dalle forze armate di Kiev, ma il governo di Olaf Scholz finora si è rifiutato di inviarli.

“Il ponte a est è difficile da colpire, essendo un bersaglio piccolo, ma il Taurus potrebbe farcela e potrebbe colpire anche i depositi di munizioni”, è uno dei passaggi del dialogo intercettato. Gli ufficiali, inoltre, ammettono che le forze francesi e inglesi “direttamente coinvolte nel conflitto da molto tempo”. Nelle scorse ore il ministero della Difesa di Berlino ha ammesso che il dialogo è avvenuto su una linea non criptata, confermando l’indiscrezione della Bild, secondo cui la conferenza si è tenuta sulla piattaforma americana Webex, un software simile a Zoom o a Google Meet. “Ci sono indicazioni che sia stato usato un mezzo non sufficientemente sicuro alla luce dei contenuti discussi. È una delle questioni sotto esame”, ha detto una portavoce.

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