L’Italia risulta essere il paese europeo che provoca più danni finanziari al bilancio Ue in conseguenza di malversazioni e frodi. Emerge dal rapporto 2023 sulle attività della Procura europea (Eppo) che agisce di concerto con la Guardia di finanza. A fronte di 618 indagini attive sono emersi danni imputabili all’Italia per 7,38 miliardi di euro, in larga misura (5,2 miliardi) derivanti da frodi all’Iva. L’Italia è prima anche per le indagini avviate sui finanziamenti legati al NextGenerationEU: ben 179 su un totale di 206 inchieste attive alla fine del 2023. Primato che in parte si giustifica con il fatto che l’Italia è il paese a cui è destinata la quota dei fondi più consistente.


Complessivamente, alla fine del 2023 la Procura europea contava un totale di 1.927 indagini attive, con un danno complessivo stimato per il bilancio dell’Ue di 19,2 miliardi di euro, di cui il 59% (11,5 miliardi di euro, corrispondenti a 339 indagini) legato a gravi frodi transfrontaliere in materia di Iva. Italia e Germania contano più della metà delle indagini attive per frodi all’Iva, rispettivamente 121 e 112, seguite a grande distanza da Portogallo (15) e Francia (13). Questo tipo di frode, si legge in una nota dell’Eppo, coinvolge spesso organizzazioni criminali sofisticate ed è quasi impossibile da scoprire da una prospettiva puramente nazionale.

“L’entità delle frodi che ledono gli interessi finanziari dell’Ue, in particolare sul lato delle entrate del bilancio, può essere spiegata solo con il forte coinvolgimento di importanti gruppi della criminalità organizzata“, avverte il procuratore capo europeo Laura Kövesi. “La nostra strategia – aggiunge – dovrebbe essere quella di paralizzare la capacità finanziaria di questi gruppi criminali”. Nel mirino dei truffatori rientrano anche nuovi fonti di finanziamento dell’Ue, tra cui il NextGenerationEU con un danno stimato stimato di oltre 1,8 miliardi di euro. “Ciò – si legge nel rapporto – rappresenta circa il 15% di tutti i casi di frode di spesa gestiti dalla Procura europea durante il periodo di riferimento, ma in termini di danno stimato corrisponde a quasi il 25%”. Su un totale di 206 indagini attive relative ai finanziamenti NextGenerationEU alla fine del 2023, la gran parte, 179 riguarda l’Italia, seguita da Austria (33) e Romania (8). L’Eppo, a cui partecipano 22 Stati dell’Ue, è stata istituita nel giugno 2021 con il compito di indagare e perseguire i reati che potrebbero ledere gli interessi finanziari dell’Unione, in particolare la frode transfrontaliera dell’Iva e la criminalità transnazionale.

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