Polemica incandescente a Tagadà (La7) tra il deputato del Pd Giuseppe Provenzano e il giornalista di Libero Sandro Iacometti. La conduttrice Tiziana Panella, sulla scia della denuncia della leader del Pd Elly Schlein, chiede a Iacometti perché da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni non sia arrivata una parola di solidarietà agli studenti manganellati a Pisa e a Firenze.
“Perché da sempre c’è un clima sbagliato in Italia – risponde l’opinionista di Libero – e su questo c’è la responsabilità di forze politiche e culturali. Il problema è che da sempre la sinistra difende tutti coloro che violano la legge: gli occupanti abusivi, le borseggiatrici, chi non paga l’affitto, i manifestanti violenti, gli anarchici che assaltano le volanti, i rapinatori delle case e dei negozi”.
“Ho provato ad ascoltare la sequela di grandi sciocchezze che ha detto”, commenta Provenzano, che però, interrotto continuamente da Iacometti, sbotta col giornalista chiedendogli di farlo parlare.
“Le mie sono verità, le smentisca e stia calmo”, ribatte Iacometti.

L’ex ministro del Sud continua, mentre la firma di Libero borbotta e gesticola: “Per favore, io ho ascoltato le grandi cretinate che ha affermato senza interromperla”.
Lei sta peggiorando la sua situazione“, avverte Iacometti.
“La sinistra in Italia – replica Provenzano – è stata sempre dalla parte della legge nella lotta al terrorismo e alla mafia”.
“Che c’entra? – insorge Iacometti – Anche quelli di destra lo sono”.
“No – ribatte il parlamentare dem – In Italia quelli che hanno violato la legge sono stati i fascisti e quelli che difendono gli evasori fiscali. E chi in questo momento è fuori dallo spirito della Costituzione è lei che, di fronte a delle manganellate contro gli studenti, dà la colpa alla sinistra. Dovrebbe vergognarsi“.
“Lei è molto aggressivo perché non ha argomenti”, rilancia Iacometti.
“Se si vuole rispettare le forze dell’ordine – prosegue Provenzano – bisogna prendere le distanze da quelle manganellate, cosa che questa destra non fa”.
Io non c’entro niente con la destra“, si difende il giornalista di Libero.

Lo scontro riesplode successivamente quando Iacometti ritorna ad accusare la sinistra e i manifestanti: “Ma perché degli studenti di 16 anni si sentono in diritto di poter andare dove la polizia dice di non andare?”.
Provenzano scoppia a ridere e commenta ironicamente: “Giusto, hanno 16 anni e quindi stessero a casa”.
“Qui c’è un problema di illegalità – urla Iacometti – e imparano evidentemente da quelli più facinorosi, perché la sinistra sta sempre dalla parte dei manifestanti, anche se sono violenti e ci sono i Black Bloc”.
“Prima ha detto delle cretinate – commenta Provenzano – Adesso ha detto delle cose molto gravi“.
“Però parli senza insultare”, insorge Iacometti.
“Ma veramente è lei che ha insultato la sinistra”, ribatte Provenzano.
“E chi ho insultato? Ho detto la verità – rilancia Iacometti – Voi non state sempre con le borseggiatrici e i manifestanti?”.
Provenzano si arrende e commenta: “Va bene, abbiamo capito che è meglio ridere“.
Nei minuti a seguire i due continuano a litigare, scatenando il rimprovero della conduttrice. E Iacometti protesta, riferendosi a Provenzano: “Lui sta minacciando querele”.
“Io sono terzo, eh”, commenta salomonicamente il magistrato Alfonso Sabella, seduto accanto a Iacometti.

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