La costituzione russa prevede la libertà di parola e di stampa, ma a Mosca i giornalisti continuano a finire arrestati se parlano di guerra. Il giornale indipendente Novaya Gazeta – la testata nota in tutto il mondo per esser stata quella di Anna Politkovskaya – è di nuovo sotto attacco: il direttore Sergey Sokolov, dopo essere stato fermato a Mosca con l’accusa di “screditare” l’esercito russo, è stato dichiarato colpevole di reato amministrativo e condannato a pagare una multa di 30.000 rubli (300 euro). Lo rivela la stessa testata sul suo sito, aggiungendo che l’arresto di Sokolov sarebbe dovuto al modo in cui si era riferito dell’esercito russo in un articolo, ma che non si conosce l’articolo incriminato. Non è noto nemmeno dove il giornalista sia detenuto.

Lo storico giornale è da sempre critico nei confronti del Cremlino e dell’apparato repressivo russo. A partire dall’invasione dell’Ucraina, le condizioni in cui si è ritrovato ad operare la redazione sono però degenerate ulteriormente a causa delle forti pressioni ricevute dalle autorità per le posizioni critiche espresse nei confronti della cosiddetta “operazione militare speciale”, cioè l’invasione dell’Ucraina. Già dal 2022 la testata aveva dovuto chiudere perché le era stata annullata la licenza. Diversi dei dipendenti si erano quindi trasferiti all’estero, fondando una nuova testata, la Novaya Gazeta Europe.

Le gravi pressioni subite avevano inoltre portato il precedente direttore – il Nobel per la Pace 2021 Dmitry Muratov, considerato dalle autorità “un agente segreto” – alla decisione di sospendere le pubblicazioni e dimettersi. Il sito web del giornale è stato bloccato in Russia nel novembre 2022 e la sua licenza per i media è stata revocata a febbraio del 2023, riporta ancora la testata sul suo sito.

Giornalista di grande esperienza, Sokolov è stato vicedirettore fino alle dimissioni di Muratov. Dopo che gran parte del personale di Novaya Gazeta ha lasciato la Russia per fondare Novaya Gazeta Europe in Lettonia, Sokolov ha comunque continuato a lavorare per Novaya Gazeta in Russia. A giugno 2023 la Procura generale russa ha inoltre deciso di dichiarare “l’attività dell’organizzazione straniera Novaya Gazeta Europe come indesiderabile sul territorio della Federazione Russa”.

Articolo Precedente

Ilaria Salis, il ministro ungherese attacca ancora: “Scioccato dalle reazioni italiane”. Tajani ribadisce: “Nessuna interferenza”

next
Articolo Successivo

Voci di Gaza – “Nel nord della Striscia le persone sono costrette a mangiare cibo per uccelli o per bestiame per sopravvivere”

next