Nuovo attacco da parte del presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, all’indirizzo della premier Giorgia Meloni. Il governatore ha replicato alla premier che ieri sera, ospite a Porta a Porta, ha lanciato delle accuse sull’utilizzo dei fondi di coesione da parte della Campania per finanziare sagre ed appuntamenti considerati dalla leader di Fratelli d’Italia di poco rilievo come “la festa del caciocavallo”.

Secondo De Luca la premier e la maggioranza stanno portando avanti “una campagna di aggressione mirata e di falsificazione che si accompagna sempre all’aggressione politica”, ma, ha puntualizzato nel consueto appuntamento del venerdì “noi dobbiamo stare attenti, non possiamo dare spazio a chi adotta uno stile ‘stracciarola‘, fatto di volgarità, approssimazione, arroganza e mistificazioni. Dobbiamo evitare di dare spazio a questi atteggiamenti. Noi abbiamo l’obiettivo di lavorare in pace, le cose che riguardano la Campania si decidono a Napoli e non a Roma e men che mai nelle stanze della presidenza del Consiglio”.

“Mi è stato riferito che ieri la Presidente del Consiglio si è esibita in una performance con l’adozione di quello stile cui facevo cenno – ha continuato De Luca – Visto che la presidente del Consiglio mi ha tirato in ballo la ringrazio per l’attenzione perché mi sta facendo diventare l’antagonista principe del governo, ma io sono un modesto artigiano della politica mica uno statista come lei che è formidabile. Ora visto che mi tira in ballo ogni volta, vorrei proporre un dibattito pubblico alla premier, mi dia questa consolazione: o mi lascia in pace o facciamo un dibattito pubblico. Non scappate, non fate i conigli”.

De Luca quindi dedica un passaggio anche all’insulto “rubato” dai microfoni di La7: “In questi giorni l’unica persona che ha offeso e ha usato toni insultanti è la presidente del consiglio, mi riferisco alle dichiarazioni pubbliche non alle stupidaggini rubate che nei paesi civili non contano nulla. Mi riferisco a quello che dice la premier quando dice ai sindaci ‘andate a lavorare’, ma come ti permetti? Con toni di razzismo intollerabile, avremmo dovuto chiedere delle scuse”.

De Luca risponde anche direttamente all’attacco sulle sagre: “Mi hanno mandato un articolo in cui si dice che (durante la campagna elettorale ndr) il partito di Meloni aveva in programma di toccare le feste popolari della Campania. Il segretario regionale invitava gli elettori ad andare in giro per sagre…onorevole Meloni la regione dà 10/20mila euro a comuni e pro loco, ma ci si può ridurre a questi livelli di cialtroneria parlando delle sagre?”

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