L’effetto scenico nelle domeniche bestiali è molto importante. Anche un fallo, anche un tiro alla “viva il parroco” nascondono in realtà una attenta valutazione stilistica, anche letteraria, altrimenti il tiro alla “viva il parroco” non si sarebbe chiamato così. E quindi comunicati dei giudici sportivi con precisazioni che sembrano scontate vanno letti declinandoli in base alle esigenze sceniche, gestacci in campo idem, sceneggiate pure. In questo caso però, oltre che di esigenze sceniche si potrebbe parlare tranquillamente di esigenze scemiche.

(NON È) CHRISTINE
Da uno studio segreto commissionato emerge che il 95 per cento dei lettori di Domeniche Bestiali è anche lettore di Stephen King (l’altro 5 per cento legge domeniche bestiali e basta), d’altronde il contesto è più o meno lo stesso. E dunque tutti possono capire se diciamo che per un attimo abbiamo pensato che Christine si fosse materializzata in Prima Categoria Pugliese, vista la squalifica per sei gare comminata a Davide Chiriatti del Zollino Asd: “Al termine della gara, mentre il Direttore di gara si recava verso la propria auto, continuava a protestare con toni minacciosi e, per qualche minuto, non permetteva allo stesso di uscire dal campo in quanto con la propria autovettura, con lui a bordo, ostruiva il passaggio”. Per fortuna l’arbitro ha precisato “con lui a bordo” però.

LA FEBBRA
Allertate l’Oms: dopo quel che è accaduto a Wuhan non bisogna assolutamente sottovalutare i segnali che arrivano da Envigado, in Colombia. Avete presente il video de “La Febbra”? Lo sketch di Maccio Capatonda e in particolare nella parte in cui dice “Se ti togliessero il talento”? Ecco, sembrano esserci tutti i sintomi della Febbra per i calciatori dell’Envigado: contro l’America di Calì la squadra era sul pareggio, risultato evidentemente ritenuto molto positivo visto che al 93esimo il portiere si è messo ad aiutare un compagno colto da crampi, per poi cadere anche lui preda dei crampi, e poi un altro compagno. Un’epidemia.

SEMBRA BIRRA MA NON È
Parlavamo di effetto scenico, sì, che è importante come si evidenzia sopra per il suo lato coreografico, ma anche dal punto di vista letterario come il racconto alla base della multa da 125 euro per il San Desiderio, Promozione Liguria: “Per il comportamento di tre sostenitori della società (identificati poiché utilizzavano indumenti sociali e sciarpe con i colori sociali) che, alla fine della gara, mentre quattro calciatori avversari stavano uscendo dal tdg utilizzando le scale adiacenti alla tribuna, lanciavano al loro indirizzo del liquido, verosimilmente birra, senza però lanciargli la relativa bottiglia o altro, quindi i quattro venivano attinti solamente dal liquido”. Senza la relativa bottiglia, neppure un tappo, neppure un’indicazione per capire se si trattava di una ale, di una trappista, di una blanche.

INDICAZIONI
Quante volte capita che si vorrebbe mandare a quel paese tutto il mondo? Una volta almeno però bisogna lasciarsi andare, come ha fatto Titto, calciatore del Figueirense nel derby contro l’Avaì, in Serie C brasiliana: caduto a terra per chiedere un fallo, l’arbitro lo ha ammonito per simulazione e i tifosi dell’Avaì lo hanno beccato. Non ci ha pensato due volte, mostrando il dito medio di entrambe le mani sia all’assistente che ai tifosi avversari in maniera plateale, finendo espulso. E sì: aveva simulato davvero, quindi aveva pure torto.

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