Un’altra aggressione nella scuola, l’ennesimo atto di violenza contro un insegnante. L’episodio è avvenuto nell’Istituto Alberghiero “De Cecco” di Pescara: uno studente, dopo aver ricevuto un brutto voto proprio a causa del suo comportamento, durante la lezione ha sferrato un pugno contro il docente che ora preferisce non parlare e mantenere la riservatezza anche in merito a eventuali iniziative giudiziarie. La vicenda è stata ricostruita da Il Pescara.

Il fatto è accaduto nel corso di una lezione di cucina. Secondo quanto riportato dal quotidiano, il ragazzo si muoveva all’interno della sala senza rispettare le regole stabilite, così il professore lo ha più volte richiamato senza però venire ascoltato dall’alunno. Dopo diversi tentativi, il professore ha quindi deciso di mettergli un voto basso sul registro. La reazione del ragazzo è stata violenta: insulti e minacce, anche pesanti, urlati faccia a faccia con un atteggiamento di grande aggressività. Il docente lo ha avvertito che in questo modo l’unica cosa che avrebbe potuto fare era mettergli una nota disciplinare. A quel punto il ragazzo ha sferrato un pugno in faccia al docente davanti a tutti i compagni.

La preside Alessandra Di Pietro, in un comunicato ufficiale riportato dai giornali locali, parla di “presunto incidente”. “Entro mercoledì al massimo sentiremo anche il consiglio d’istituto – si legge nella nota – per valutare l’accaduto e assumere le iniziative che andranno condivise. Certo è che, nel caso la vicenda venisse confermata, non pensiamo meramente all’adozione di provvedimenti punitivi, ma piuttosto dovremo occuparci della personalità del giovane che ha reagito in maniera scomposta, impegnandolo in associazioni che operano nel volontariato e collaborano con la nostra scuola e aprendo un canale di collaborazione concreta con la famiglia per garantire al ragazzo ogni forma di supporto possibile”.

L’ultimo episodio di violenza contro il personale scolastico risaliva solo a pochi giorni prima. In quel caso, avvenuto a Parma il 9 febbraio scorso, gli studenti hanno prima insultato una docente per essere stati rimproverati, poi l’hanno aggredita con un sasso che ha mancato la testa di pochi centimetri. È stata la professoressa stessa a denunciare i fatti, avvenuti fuori da un Istituto secondario di primo grado. Lo stesso ministro dell’Istruzione Valditara è intervenuto sui suoi profili social per commentare quanto avvenuto a Parma e in altri comuni d’Italia: “Bisogna fermare questa cultura della aggressività e della violenza. Senza l’affermazione forte del principio di responsabilità, del rispetto delle regole e della autorità rischiamo di scivolare verso la disgregazione della nostra società civile”.

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La seconda bocciatura di Valditara insegna che il sovranismo a scuola non porta a nulla

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