“Erano otto anni che aspettavamo questo momento. Finalmente speriamo che questo processo possa partire, sono state sollevate le questioni preliminari che erano già state rigettate in tutte le altre aule e quindi speriamo, dopo la decisione della Corte Costituzionale che rafforza molto la nostra posizione, di poter avere un processo contro chi ha fatto tutto il male del mondo a Giulio”. Così l’avvocato Alessandra Ballerini legale, insieme al collega Giacomo Satta, di Claudio e Paola Regeni, genitori di Giulio il ricercatore friulano rapito torturato e ucciso in Egitto nel 2016, al termine della prima udienza del processo davanti alla Prima Corte di Assise di Roma. In aula i difensori dei quattro 007 egiziani imputati hanno sollevato una serie eccezioni preliminari. I giudici scioglieranno la riserva il prossimo 18 marzo.

I quattro agenti della National Security imputati sono il generale Sabir Tariq, i colonnelli Usham Helmi, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif per il reato di sequestro di persona pluriaggravato. Nei confronti di quest’ultimo i pm contestano anche il concorso in lesioni personali aggravate e il concorso in omicidio aggravato. Nel procedimento si sono costituite parti civili la famiglia Regeni e la presidenza del Consiglio dei ministri. Il processo si è aperto questa mattina davanti alla I Corte d’Assise di Roma. Al processo sì è arrivati dopo la decisione del giudice per l’udienza preliminare, Roberto Ranazzi, di rinviare a giudizio i quattro egiziani accogliendo la richiesta del procuratore aggiunto Sergio Colaiocco al termine dell’udienza preliminare, ripresa dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha sbloccato il processo.

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Processo Giulio Regeni al via, tra i testi convocati il presidente egiziano al-Sisi e l’ex premier Matteo Renzi

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Di Pietro a La Confessione (Rai3) di Gomez: “I dossier degli 007 contro il Pool di Mani Pulite? Amato può ancora dare spiegazioni”

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