Un presidio contro la costruzione della nuova pista da bob a Cortina d’Ampezzo, in sostituzione del vecchio impianto, la pista “Eugenio Monti”, è stato organizzato per lunedì mattina proprio davanti all’area in cui in giornata partirà il cantiere.

“La struttura è insostenibile sia da un punto di vista economico che ambientale. Temiamo che anche qualora dovesse essere realizzata sarà un grosso flop che non solo lascerà uno squarcio sul territorio ma anche per le finanze del comune di Cortina che sarà chiamato alla gestione”, spiega Patrizia Perugon del coordinamento associazioni ambientaliste Alto Bellunese. L’abbattimento dei larici, dice, “interesserà una superficie di circa 2 ettari e per Cortina è tanto”. Qui, spiega ancora, l’ambiente “è già stato maltrattato per i mondiali di sci”, e “la situazione dal punto di vista ambientale non è più sostenibile”.

La manifestazione è stata organizzata dalle associazioni ambientaliste dell’Alto Bellunese insieme ad altre realtà contrarie alla realizzazione dell’impianto destinato a ospitare alcune delle gare dei Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026.

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