Il titolo più appropriato del nuovo romanzo scritto da Stefano Bon sarebbe “Il destino mica lo freghi”. Infatti, il romanzo pubblicato da Clown Bianco Edizioni, con il titolo Ascolta oltre l’oceano, è un libro sul destino. E che s’interroga sull’essenza della vita, fin dalle prime righe, molto belle, poetiche (viene in mente, leggendole, il desiderio di fuga da tutto e da tutti, e quindi, anche, il Fu Mattia Pascal…).

Ascolta oltre l’oceano. La risacca del mare, lì, poco distante. Osservi il cielo stellato e non ti soffermi sulla banalità di tutto questo, perché comunque ti senti felice.
Ascolta oltre l’oceano perché oltre al rumore della brezza notturna che ti accarezza il viso puoi sentire delle voci che arrivano da lontano. Parole di persone perdute, viste solo per pochi minuti, promesse cadute nel vuoto, urla di rabbia, di amore o sussurri senza alcuna speranza.

La prima parte del libro – siamo in un’imprecisata città di provincia, anni Novanta – potrebbe ricordare Impiegati di Pupi Avati. Invidie, gelosie, ambizioni, scopate tra colleghi in un grande ufficio dove però, a un certo punto, avviene un fattaccio delittuoso che cambierà la vita del protagonista, Giovanni. Lui, non c’era quando un giovane dipendente licenziato per un ammanco ammazza i suoi colleghi: era davanti all’Oceano, in un isolotto sperduto, a… cercare sé stesso.

Quel fattaccio gli stravolgerà l’esistenza. È un sopravvissuto, graziato dal destino, Dentro si sente un po’ morto, ma la vita continua. Deve. Giovanni comunque ama profondamente le donne che incontra, ama la vita (va alle feste, dove però, a un certo punto, si sente un estraneo), ma spesso scivola in una sorta di autodistruzione che lo porterà a vivere in un quartiere malfamato e povero di una grande città e dove farà i conti con il peggio di sé stesso. Delitto e castigo, insomma.

Nella prima parte, il libro di Stefano Bon ha un ritmo incalzante, da giallo, nella seconda è più riflessivo, con lunghi dialoghi rivelatori. Giovanni cerca tante cose: la verità, un grande amore, sé stesso. I sensi di colpa. Cerca di convivere con i fantasmi che si porta dentro. Non è un eroe, il personaggio creato a Stefano Bon. È semplicemente un uomo a volte buono a volte è preda di istinti atavici, bestiali… Forse, almeno un po’, siamo un po’ tutti così, dipende dalla vita e da ciò che ci riserva il destino. Comanda lui, comanda tutto.

Tutto ciò che era stato, non era neanche un ricordo, ma una vaga trama di un film che forse aveva visto o forse gli avevano raccontato.

Resta solo l’Oceano.

***

“Ascolta oltre l’oceano” di Stefano Bon (Ravenna, 1963), Clown Bianco Edizioni. Stefano Bon curatore della rassegna letteraria Il Tempo Ritrovato e di Scrittura Festival. Nel 2007 ha pubblicato il romanzo “Il giorno in cui sono stata uccisa è stato il più bello della mia vita “(Traccediverse Edizioni). Nel 2017 ha pubblicato il romanzo “La ragazza che andò all’inferno” (Castelvecchi). Nel 2021, con Clown Bianco, è uscito “Così come sei”.

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