Polemica rovente a Tagadà (La7) tra il leader di Unione Popolare, Luigi de Magistris, e il deputato di Forza Italia Alessandro Cattaneo sul caso Ghali e sulla decisione del ministro dell’Interno di assegnare una scorta all’ad Rai Roberto Sergio.
De Magistris, che ha partecipato alle proteste davanti alla sede Rai di Napoli, racconta le manganellate delle forze dell’ordine contro alcuni manifestanti, osservando: “C’è stato un evidente uso spropositato della forza, non era necessaria quella reazione. Per me si è scritta complessivamente una pagina di buio della Repubblica, di cui uno dei principali responsabili, oltre al governo, è sicuramente quel comunicato dell’amministratore delegato della Rai Radiotelevisione Israeliana”.

Dissente Cattaneo, secondo cui si dà mediaticamente poco spazio alle ragioni israeliane: “Sergio ha avuto la scorta perché a seguito di quel comunicato ha ricevuto pesantissime minacce di morte, come peraltro capita a me e a tutti quelli che sui social o pubblicamente esterna una posizione vicina alle ragioni di Israele. Siamo sempre investiti da shitstorm e da minacce. A me piace lo slogan ‘Libera Gaza da Hamas’ e non quello pronunciato alla fine di un momento leggero come una canzone durante il Festival di Sanremo”.
Sono veramente allibito da quello che ho sentito – commenta de Magistris – perché in realtà non si cita mai, nemmeno sommessamente, i 30mila civili morti, i 10mila bambini uccisi, il milione e mezzo di persone deportate, gli ospedali distrutti, le chiese bombardate. Se queste cose non sono genocidio, crimini di guerra e apartheid, che cosa sono?“.

Cattaneo scuote la testa e l’ex sindaco di Napoli non ci sta: “Qua devi essere umano, non è una questione politica. Vanno condannati tutti gli attentati contro i civili, ma tu stai negando l’evidenza”.
Il parlamentare interrompe de Magistris citando Hamas e il capo di Unione Popolare ribatte: “Un giovane artista come Ghali ha dato una lezione agli adulti: ha fatto una canzone e ha detto delle parole che in tanti condividono. Qui invece si vuole tornare ai tempi in cui venivano censurati Fabrizio De Andrè e Dario Fo. E mi dispiace che Cattaneo, di fronte a quello che sta accadendo in Palestina, dica ‘Libera Gaza da Hamas'”.
E alla conduttrice Tiziana Panella che lo incalza sulla scorta a Sergio definendo inaccettabili le minacce a lui rivolte, De Magistris risponde: “Ogni atto di violenza è inaccettabile, ma adesso non facciamo passare l’ad Rai per un martire, quando ha fatto un documento irricevibile“.

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