Non è facile parlare del lusso, quando lo sfiori per qualche ora durante un viaggio fino a sembrarti a portata di mano. Se poi l’immersione è profonda, diventa tutto più complesso. E quando ascolti Brunello Cucinelli, “mr. cashemire” con la sua distinzione tra lusso aspirazionale, totale e accessibile, capisci che il mondo andrà sempre più in quella direzione, al netto della sua filosofia di un capitalismo dal volto umano.

Così diventano accettabili, oltre che condivisibili, le parole che sanno di realismo allo stato puro, con le quali Marc Langenbrinck, Presidente di Mercedes Italia, ha aperto la presentazione della nuova Classe E All-Terrain: «In un mercato che nel 2023 è cresciuto del 14%, noi abbiamo fatto anche meglio arrivando a un +19%. E a darci grande soddisfazione è il fatto che più del 50% delle vendite (27.532 su 52.036) sia arrivato dai privati. Infine, c’è il tema della sostenibilità e allora vorrei chiarire un concetto: noi saremo elettrici quando il mercato lo consentirà. Siamo convinti sia il futuro e lo dimostra la nostra gamma con 10 modelli a emissioni zero e 35 ibridi, ma dobbiamo prendere atto della realtà. Per questo saremo sempre in grado di consegnare vetture con motori termici, almeno fino a quando il mercato ce lo chiederà».

Un motivo in più per far emergere con chiarezza l’importanza di un modello-ponte come la Mercede Classe E All Terrain, ovvero la reinterpretazione moderna di un’icona di Stoccarda. Un ponte tra berlina/SW e Suv, oltre che per la transizione in atto. Più alta e più robusta per garantire l’anima vagamente off-road senza necessariamente perdere quella fluidità delle linee e quella innata dinamicità – sportiva e allo stesso tempo elegante – che l’ha consacrata sul mercato globale.

Dagli albori del 1961, quando la progenitrice W110 veniva realizzata per ospitare ambulanze o carri funebri per poi trasformarsi nella S 123 del 1977 che segnò il debutto ufficiale, della Classe E e del turbodiesel. Fino all’esplosione totale con la S 124 del 1985 (ne sono state vendute 340.000 esemplari).

Oggi siamo alla settima generazione e la nuova Classe E All-Terrain è cresciuta in lunghezza, 4.949 mm (+4 mm), e soprattutto in larghezza, fino a 1.880 mm (+28 mm) grazie alla nuova profilatura “bombata” con plastiche grezze su passaruota e paraurti. Una crescita che comprende anche il passo, +22 mm (2.961 mm) per un’abitabilità decisamente ampliata, compreso il bagagliaio, la cui capienza varia da 615 fino a 1.830 litri (per le mild hybrid) da 460 a 1.675 litri per le plug-in. La calandra è più robusta e la riconoscibilità è garantita dalle quattro Stelle a Led che compaiono per la prima volta nei gruppi ottici posteriori

Gli interni? Materiali pregiati e finiture raffinate, per la perfetta fusione tra comfort e tecnologia. Il tutto in un silenzio quasi irreale dove i sedili ergonomici completano il pacchetto per garantire comodità all’ennesima potenza nei lunghi viaggi. Il sistema di infotainment MBUX di ultima generazione è il Superscreen, cioè la configurazione con tre display touchscreen ad alta risoluzione (se compreso anche quello del passeggero) separati: dal cruscotto digitale con visuale 3D a quello grande centrale e appunto quello per il passeggero, che in marcia non è visibile al guidatore.

Le motorizzazioni della Classe E All-Terrain, proprio nell’ottica della transizione, sono solo elettrificate. Mild hybrid con diesel e benzina dotati, oltre che della sovralimentazione con turbocompressore, di assistenza intelligente e dell’alternatore-starter integrato (ISG). Grazie a una nuova batteria, la potenza del motore elettrico è stata aumentata da 15 a 17 kW e la coppia di spinta a 205 Nm. La versione ibrida plug-in, la 300e con batteria da 25,5 kWh ha un turbodiesel da 197 cv e un elettrico da 129, per un’autonomia elettrica di 106 km.

Ma i numeri non riusciranno mai a regalare la stessa sensazione di quando ci si mette al volante di una Classe E All-Terrain. Perché grazie alle sospensioni pneumatiche Airmatic, cioè a controllo elettronico rigorosamente di serie, non solo garantisce l’opportunità di elevare la vettura fino a 46 mm da terra ma grazie alla continua regolazione dello smorzamento degli ammortizzatori in compressione e in estensione, annulla praticamente qualsiasi asperità dell’asfalto regalando appunto l’impressione di viaggiare, fluttuando su un tappeto di ovatta o, se preferite, di cachemire.

E per chi volesse avventurarsi con la All-Terrain in un off-road un po’ più spinto, ecco la telecamera a 360°, che attraverso il “cofano trasparente” supporta il conducente durante il percorso mostrando al display centrale una vista virtuale sotto la parte anteriore del veicolo, consentendo al conducente di individuare in anticipo ostacoli, pietre o buche profonde per provare ad evitarli.

La nuova Mercedes Classe E Station Wagon è in vendita in 8 versioni con prezzi a partire da 71.531 euro (79.889 All-Terrain), Il top di gamma anche come allestimenti arriva a 108.559 euro. Non sappiamo se questo vada catalogato sotto lusso aspirazionale, totale o accessibile. Di certo, è lusso.

Articolo Precedente

Toyota Yaris, la prova de Il Fatto.it – Più cavalli e sportività, ma stessa efficienza – FOTO

next
Articolo Successivo

Nuova Volkswagen Tiguan, la prova de Il Fatto.it – La solidità fatta Suv – FOTO

next