“Il ministro Gennaro Sangiuliano? Non gli parlo dal 23 ottobre, non devo dirgli niente. Non potevo sentire una persona che riceve una lettera anonima e la manda all’Antitrust. Le lettere anonime si buttano via, gli uomini che hanno dignità non accolgono lettere anonime”. Così Vittorio Sgarbi dopo aver annunciato le sue dimissioni da sottosegretario durante l’evento “La ripartenza-liberi di pensare”, dove era ospite. “L’Antitrust dice ‘dalle lettere anonime che abbiamo ricevuto’, le ha inviate il ministro. Tutto quello che hanno dichiarato deriva da lettere anonime“, ha continuato Sgarbi che però dice di non sentirsi tradito dal governo. “È giusto così, il governo mi ha sostenuto…”, spiega ai cronisti, sottolineando ancora una volta che “fare conferenze non è una professione ma un servizio”.

Presente all’evento anche l’ex assessore e consigliere lombardo Giulio Gallera: “Perdiamo un punto di riferimento, eclettico ed estroverso, ma che è estremamente competente – dice a margine dell’evento – I toni verso i giornalisti? È Vittorio Sgarbi, è eccessivo. Non mi riconosco in quei toni ma questo è lui”.

Articolo Precedente

Vittorio Sgarbi dalle conferenze vietate al quadro rubato, fino alle dimissioni: da ottobre a oggi, tutte le tappe della nostra inchiesta

next
Articolo Successivo

Il ministro Tajani a Bruxelles: “L’Italia parteciperà alla missione difensiva Aspides nel Mar Rosso”

next