Diverse misure cautelari sono state notificate dalla Digos di Torino stamane al centro sociale Askatasuna. A quanto si apprende gli autonomi sono accusati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e lancio di oggetti in relazione agli scontri scoppiati durante il corteo del 1° maggio 2022 nel capoluogo piemontese. Proprio in questi giorni il sindaco del capoluogo piemontese, Stefano Lo Russo, ha presentato un progetto di cogestione, approvato da una delibera di giunta, che porterà di fatto alla legalizzazione dello storico centro sociale.

A quanto si apprende le misure cautelari, obblighi di dimora e fogli di via, sono 12. Gli autonomi sono accusati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e lancio di oggetti in relazione agli scontri scoppiati il Primo Maggio 2022 nel capoluogo piemontese. I denunciati in totale sono 25, tra questi ci sono i capi storici del centro sociale di corso Regina Margherita 47.
Titolare dell’inchiesta è il pm Davide Pretti. Quattro delle dodici misure cautelari sono state notificate ad attivisti dell’Askatasuna già condannati per l’assalto all’Unione industriali del febbraio 2022.

Le indagini della digos hanno portato all’identificazione degli autonomi che, alla testa dello ‘spezzone sociale, il Primo Maggio 2022 si scontrarono con le forze dell’ordine in via Roma, nel centro di Torino, nel tentativo di superare i cordoni di sicurezza, per raggiungere piazza San Carlo e contestare gli interventi dei sindacati e delle istituzioni. Durante i disordini gli autonomi colpirono le forze dell’ordine con bastoni e con un lancio di bottiglie. Tredici agenti restarono feriti. Non è la prima volta che Askatasuna finisce nei guai per disordini scoppiati a margine della Festa dei Lavoratori. Era già accaduto nel 2019: in quell’occasione gli autonomi aggredirono gli esponenti del Partito democratico e i componenti del servizio d’ordine Pd. I feriti furono quattro, tredici le misure cautelari e 40 i denunciati.

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