Durissimo scontro a Tagadà (La7) tra la deputata del Pd Laura Boldrini e il giornalista di Libero Sandro Iacometti sul caso dei 12 dipendenti dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (Unrwa), accusati dal governo Netanyahu di aver partecipato al massacro del 7 ottobre compiuto dai miliziani di Hamas.

Boldrini spiega che l’agenzia ha aperto un’indagine e ha immediatamente interrotto la collaborazione con le persone accusate. E aggiunge: “Io penso che se in una scuola una insegnante molesta una ragazzina, non è che si chiude la scuola. L’accaduto è deprecabile, l’insegnante ne dovrà rispondere sia rispetto all’istituzione scolastica, sia rispetto alla giustizia. Unrwa – spiega – ha migliaia di dipendenti nella Striscia di Gaza e manda avanti in condizioni eroiche una popolazione allo stremo delle forze. Ricordo che 150 dipendenti dell’Unrwa sono stati uccisi dai bombardamenti israeliani. Ora non dare più fondi a questa agenzia, secondo me, è irresponsabile”.

L’ex presidente della Camera sfata anche la notizia secondo cui l’Italia non darebbe più fondi all’Unrwa a seguito di questa vicenda: “Conosco bene la situazione perché sono in Commissione Esteri. L’Italia aveva sospeso già nell’ottobre scorso i fondi all’Unrwa e non ne aveva previsti di altri nel 2024. Quindi, dire che l’Italia li abbia bloccati per questa vicenda non è buona informazione“.

Esplode la polemica quando Iacometti tira fuori dal cilindro inspiegabilmente il caso di Pozzolo e di Delmastro e afferma che Unrwa è l’unica agenzia dell’Onu si occupa solo di Gaza. Boldrini smentisce e gli elenca gli altri paesi in cui lavora.
Iacometti poi sostiene che Hamas “si finanzia attraverso questa agenzia”. E Boldrini insorge: “Ma cosa dice? Questa è una falsità assoluta. Come fa a dire una cosa del genere? Lei sta diffamando gente onesta che lavora rischiando la vita”.
E la firma di Libero pensa bene di rilanciare con un’altra affermazione diffamatoria, stavolta su Francesca Albanese, relatrice speciale Onu sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati: “Ma la Albanese è pro Hamas o no?”.
“Ma che cosa dice?”, ripete Boldrini.
E la conduttrice Tiziana Panella interrompe la querelle, invitando Iacometti a tenere toni bassi.

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