Greco al liceo classico e matematica allo scientifico: lunedì 29 gennaio sono state rese note le discipline per la seconda prova della maturità 2024, che si svolgerà in continuità con le modalità stabilite lo scorso anno. La seconda prova anche quest’anno vedrà infatti tutti gli studenti mettersi alla prova con le materie d’indirizzo caratterizzanti il loro corso di studi. “La pubblicazione delle materie è il primo passo verso l’Esame di Stato che ha un valore fondamentale, anche simbolico, nel percorso di crescita di ogni ragazza e ragazzo”, ha affermato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. “È infatti un momento di svolta nel percorso personale e formativo: l’esperienza scolastica si conclude e si è chiamati a decidere sul proseguimento dei propri studi o sull’ingresso nel mondo del lavoro”.

Per le altre scuole, queste le discipline d’indirizzo individuate: Economia Aziendale per gli Istituti tecnici del Settore economico indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”; Topografia per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”. E ancora: Sistemi e reti per entrambe le articolazioni dell’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni”; Progettazione multimediale nell’indirizzo “Grafica e comunicazione”; Trasformazione dei prodotti per l’articolazione “Produzioni e trasformazioni” degli Istituti agrari (Viticoltura e difesa della vite per l’articolazione “Viticoltura ed enologia”). Lingua e cultura straniera 3 per il Liceo linguistico; Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane (Diritto ed Economia politica all’opzione Economico-sociale); Discipline progettuali caratteristiche dei singoli indirizzi per il Liceo artistico; Teoria, analisi e composizione per il Liceo musicale; Tecniche della danza per il Liceo coreutico.

Dopo tre anni in cui l’esame era stato modificato per l’emergenza Covid, la maturità già dal 2023 è tornata a svolgersi secondo le modalità definite nel 2017: una prova scritta di Italiano comune per tutti gli indirizzi il 19 giugno, il giorno seguente la prova scritta sulle discipline caratterizzanti l’indirizzo, e successivamente la terza prova solo per gli indirizzi che la prevedono (sezioni Esabac, Esabac techno ad opzione internazionale, per le scuole della Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e per le scuole con lingua d’insegnamento slovena). A distanza di circa una settimana iniziano i colloqui per verificare la capacità del candidato di collegare le conoscenze acquisite in una prospettiva pluridisciplinare. La prima prova, comune a tutti gli indirizzi di studio, avrà una durata massima di 6 ore e offrirà sette tracce diverse, che spaziano tra ambiti artistici, letterari, storici, filosofici, scientifici, tecnologici, economici e sociali. La valutazione finale si definisce con il riparto dei 100 punti a disposizione della commissione credito scolastico massimo 40 punti; primo scritto massimo 20 punti; secondo scritto massimo 20 punti; colloquio massimo 20 punti. Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame di Stato è di sessanta centesimi. Le commissioni sono formate da 3 professori interni, 3 esterni e un presidente esterno.

La maturità, insomma, resta fedele alla tradizione, ma con una piccola novità: viene introdotta, infatti, la figura del “docente orientatore”, un insegnante incaricato di supportare i maturandi nelle scelte successive all’esame di stato e al diploma: “Quest’anno i maturandi e le loro famiglie potranno contare anche sul supporto dei docenti orientatori che, in collaborazione con il gruppo docenti della classe, potranno aiutarli a compiere scelte consapevoli, alla luce delle inclinazioni dei ragazzi e dell’offerta formativa successiva, università o Its, ma anche dell’offerta occupazionale del territorio”. “Una figura – spiega Valditara – che abbiamo fortemente voluto perché la scuola sia sempre più vicina ai propri ragazzi nella costruzione del loro futuro”.

Articolo Precedente

Open weeks 2024, la Scuola del Fatto presenta il manifesto degli studi. La lezione del prof. Pallante: “Il progetto della Costituzione”

next
Articolo Successivo

Campania, allarme abbandono scolastico: 324 casi in un anno. “Ragazzi in mano alla criminalità, il Dl Caivano non è la soluzione”

next