Una organizzazione non governativa Usa pro-aborto ha stimato che ci sarebbero state decine di migliaia di gravidanze a seguito di stupro tra luglio 2022 e gennaio 2024 nei paesi Usa che vietano l’interruzione volontaria di gravidanza. Pochissime, se non nessuna, di queste gravidanze sarebbero state interrotte da un aborto legale all’interno degli Stati non abortisti, anche se gli Stati prevedevano eccezioni per lo stupro. Secondo l’organizzazione nei 14 stati che hanno implementato il divieto totale di aborto la stima è che si siano verificati 519.981 stupri associati a 64.565 gravidanze durante i 4-18 mesi in cui il divieto era in vigore. Di queste, circa 5.586 gravidanze legate allo stupro (9%) si sono verificate in stati con eccezioni per lo stupro e 58.979 (91%) in stati senza eccezione, di cui 26.313 (45%) in Texas

L’aborto è stato protetto negli Stati Uniti a livello federale per quasi 50 anni dalla sentenza Roe v Wade del 1973. Nel giugno 2022, la Corte Suprema del Paese ha abrogato questa decisione, consentendo agli Stati di decidere se l’aborto sia legale o meno. Da allora, 14 stati hanno vietato gli aborti in quasi tutte le situazioni. Per capire come ciò influenzi le vittime di stupro, Samuel Dickman della Planned Parenthood of Montana, organizzazione no-profit per il sostegno alla possibilità di abortire, e i suoi colleghi hanno stimato le gravidanze legate allo stupro in questi Stati tra luglio 2022 e gennaio 2024.

I ricercatori hanno prima esaminato i dati più recenti dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie sugli episodi di stupro, raccolti tra il 2016 e il 2017. Da ciò, hanno stimato approssimativamente la percentuale di stupri che hanno portato a una gravidanza a livello nazionale ogni anno. Hanno poi utilizzato i dati delle forze dell’ordine per stimare il numero di gravidanze legate allo stupro in ogni stato da quando è stata riformulata la normativa in materia di aborto.

I loro risultati, pubblicati su “JAMA Internal Medicine” suggeriscono quindi che quasi 65.000 donne sarebbero rimaste incinte a seguito di uno stupro nei 14 stati. Oltre il 90 per cento di queste viveva in stati in cui non esistevano eccezioni che consentissero l’aborto in caso di stupro. Anche negli stati con eccezioni, ogni mese vengono eseguiti meno di una dozzina di aborti legali, secondo gli autori della analisi. Uno dei motivi è che questi stati non hanno più fornitori di servizi di aborto, afferma Dickman. Inoltre, “la maggior parte degli stati con eccezioni in materia di stupro richiedono una certa quantità di segnalazioni alle forze dell’ordine”, afferma. “Questa è una decisione che molte sopravvissute allo stupro scelgono di non prendere”. La maggior parte delle aggressioni sessuali non vengono denunciate a causa dello stigma e della paura di ritorsioni. Questo è anche il motivo per cui è molto probabile che questi risultati siano sottostimati, afferma Dickman.

Lo studio

Gianmarco Pondrano Altavilla

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