Durissimo attacco del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, contro il governo Meloni e in particolare contro il ministro della Coesione da lui battezzato “ministro Buio Fitto”. Il tema esclusivo della ultima diretta Facebook del politico campano è naturalmente “la legge truffa” dell’autonomia differenziata, alla quale dedica un’ora di “operazione verità”.
“Il dibattito che si sta sviluppando in Italia sia sui fondi di coesione che sull’autonomia differenziata – esordisce De Luca – è estremamente confuso. Non solo stiamo riascoltando la vecchia storia del Sud inefficiente degli straccioni e degli spendaccioni, ma le forze di maggioranza stanno accompagnando l’autonomia differenziata con una campagna di falsificazione dei dati. Noi dovremmo rincorrere i nostri interlocutori ogni mattina per le frottole che raccontano”.

E aggiunge: “Nessuno risponde mai sul merito, solo ammuina e demagogia. Ecco perché rinnovo l’invito al ministro Fitto, ai ministri del governo, alla presidente del Consiglio a un dibattito pubblico per confrontarci sui problemi di merito. Decidano loro come, quando e dove. Spero che, a cominciare dal ministro Fitto, non comincino a scappare come tanti conigli – continua – nascondendosi dietro dati falsi. Diciamo con chiarezza a Fitto e a Meloni che la Campania non accetta ricatti. Ci sono esponenti istituzionali che pensano di abbassare la testa e di risolvere i problemi facendo gli agnellini, ma continuare ad abbassare la testa significa essere opportunisti e vigliacchi. Dal governo non accettiamo comportamenti di arroganza e di prevaricazione“.

De Luca torna a criticare ferocemente Fitto e il governo: “Continua a dare dati falsi, così come gli esponenti politici che lo sostengono. Siamo la Regione più penalizzata d’Italia, cioè ogni anno ci rapinano di 200 milioni di euro. La presidente del Consiglio Meloni continua a ripetere centinaia di volte al giorno “la nazione”, “i patrioti” – prosegue, rivolgendosi alla maggioranza – in realtà voi state facendo il Contro-Risorgimento, state distruggendo l’unità d’Italia e state condannando a morte il Sud. Questi sono o irresponsabili o dilettanti allo sbaraglio o farabutti politici. Sì, sono delinquenti politici”.
E sottolinea: “Vedrete cosa succederà alla fine per il Pnrr. Quante volte ci hanno parlato di procedure accelerate? Tutte palle, non è cambiato niente. Arriveremo al 2026 e non avremo realizzato neanche il 30% di quello che potevamo realizzare”.

Il politico campano conclude confrontando le prestazioni del Cardarelli e del Niguarda di Milano, non risparmiando bordate sarcastiche a un “direttore di giornale” che aveva criticato in tv la gestione della sanità in Campania. E dedica un’altra frecciata a Giorgia Meloni: “Senza il Sud o con il Sud ridotto in ginocchio, l’Italia non conta più niente. Già oggi, al di là della propaganda governativa, non contiamo niente, nei consessi internazionali decidono Francia e Germania. Ci siamo ridotti a fare da scendiletto agli Usa con i quali, per l’amor di Dio, è giusto avere rapporti amicizia e collaborazione – conclude – ma anche di piena autonomia. Noi non siamo i maggiordomi di nessun Paese al mondo e invece ci siamo ridotti a fare da scendiletto. Non c’è nessun accenno di iniziativa autonoma per il cessate il fuoco immediato. Se non blocchiamo le azioni militari, avremo un altro colpo all’economia italiana”.

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