Prima riga: “Mille euro in più per gli anziani”. Seconda riga: “Si voterà l’8 e 9 giugno“. Questo titolo del Tg1 della sera di un paio di giorni fa ha fatto andare su tutte le furie il Partito democratico: “C’è la piccineria da propaganda di regime dell’associazione col voto” e oltretutto “è una bugia vergognosa”, dice Marco Furfaro che fa parte della segreteria guidata da Elly Schlein. Per il Pd è la goccia che fa traboccare il vaso: Schlein ha convocato un sit-in alla Rai “per difendere la libertà di stampa e il valore di un sevizio pubblico che non può essere TeleMeloni“, ha detto Schlein, chiamando a raccolta “le altre forze politiche di opposizione e sociali”. A difendere il Tg1 sono tutti i partiti del centrodestra. “Abituati da decenni a comandare in Rai, a dettare le scalette ai direttori, oggi il Partito Democratico ha superato se stesso entrando per l’ennesima volta a gamba testa sulle scelte editoriali del Tg1 – dice la vicepresidente della Vigilanza Rai Augusta Montaruli (Fdi) -. Il Pd sta evidentemente impazzendo perché non si capacita che la musica è cambiata. Il nuovo attacco al Tg1, sgangherato e sbagliato perché si confondono le edizioni e non si tiene conto dei testi, vede in Ruotolo (di cui ricordiamo i servizi sulla trattativa Stato-mafia poi finita nel nulla) la punta di diamante di questa patetica offensiva sulla libertà di stampa in Rai. Chiediamo dunque formalmente al direttore Chiocci di invitare Ruotolo e i componenti della commissione vigilanza del Pd in riunione di redazione ogni giorno per decidere cosa mandare in onda e cosa no”.

Solidarietà al direttore del telegiornale Gian Marco Chiocci arriva dalla Lega “per le vergognose minacce che arrivano dal Pd”. “Sono tuttora stalinisti – è la posizione del capogruppo di Forza Italia Maurizio Gasparri – Minacciano giornalisti e sindacati e rimuovono chi vota secondo coscienza su questioni etiche. Usano la tv della menzogna come un mitra, vedi i loro bugiardi di fiducia, per colpire le persone libere. Ma hanno perso e perderanno. Nazisti, antisemiti, stalinisti ovunque collocati saranno tutti sconfitti. Hanno occupato tutto, si adattino al nuovo tempo di libertà e pluralismo“. A rispondere al Pd è stato anche UniRai, il nuovo sindacato interno definito “di destra” che invita “gli esponenti del Pd alla prossima riunione di sommario del Tg1 perché possano dettare argomenti e titoli del notiziario. Da parte del Pd è infatti da tempo in corso un grave attacco alla libertà del Servizio Pubblico”. Resta il beneficio del dubbio, cioè se quel titolo del Tg1 sia stato un errore, ma al momento non c’è stata una comunicazione in questo senso dagli organismi del telegiornale della prima rete. Va detto che i due argomenti (le norme a favore degli anziani e l’election day) in effetti erano all’ordine del giorno dello stesso consiglio dei ministri e quella che ne è uscita è stata una sintesi.

A questo episodio, tra l’altro, se ne aggiunge un secondo, sempre sollevato dal Pd e che riguarda la partecipazione in diretta del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Durante l’edizione del telegiornale Lollobrigida si è rivolto al colonello dell’Aeronautica Militare Walter Villadei in collegamento dalla Stazione Spaziale Internazionale e ha sottolineato l’esigenza di prepararsi alle sfide della space economy perché un giorno, ha spiegato, quando l’uomo raggiungerà altri pianeti, non si dovrà “rinunciare alla qualità”. “Dietro quella pasta ci sono agricoltori italiani, buon grano italiano. Se devo chiedere una cosa al colonnello chiedo un pensiero per i nostri agricoltori che alcune volte credono che la sfida dello spazio voglia dire rinunciare a loro e alla qualità”. “Lollobrigida occupa il Tg1, in diretta, in studio. E che fa? Si collega con lo spazio. Perché? Perché vuole lanciare la pasta italiana nell’iperuranio – ironizza l’ex premier Matteo Renzi -. Fantastico. E mentre il governo si vuol fare due spaghi nello spazio, qui, sul pianeta Terra, Lollobrigida e la cognata hanno appena aumentato le tasse agli agricoltori: 248 milioni di euro di tasse in più da pagare, Irpef agricola”. Per il capogruppo Fdi alla Camera Tommaso Foti è una “rosicata spaziale” perché il ministro era lì per parlare “della missione internazionale per portare cibo italiano in orbita e sostenere la campagna per il riconoscimento della cucina italiana patrimonio Unesco”. Quello che “tentano a tutti i costi di sminuire e classificare come missione macchiettistica – aggiunge Foti – altro non è che una importante missione ufficiale, svolta in collaborazione con la Nasa, per valorizzare i prodotti italiani e per garantire ai nostri astronauti che percorreranno migliaia di chilometri, prodotti di qualità che garantiscano loro benessere”.

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