Il governo si dice pronto a mettere in campo, a valle del commissariamento dell’ex Ilva, una serie di misure a sostegno dell‘indotto del siderurgico e dei suoi lavoratori. Al termine dell’incontro in videoconferenza tra i sindacati e i ministri delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, e la ministra del Lavoro, Marina Calderone, il Mimit ha fatto sapere che si studiano l’estensione in deroga della cassa integrazione straordinaria per le aziende della filiera, la revisione delle norme per la tutela dei crediti delle imprese nell’ambito della procedura concorsuale, l’accesso agevolato al Fondo di garanzia Pmi e un un nuovo Fondo di Sostegno. Intanto però Acciaierie d’Italia, la società guidata da Lucia Morselli che ancora per poco vede alleate ArcelorMittal e Invitalia, smentisce le associazioni di categoria che rivendicano 120 milioni di crediti: “L’esposizione corrente per servizi resi nel 2023 è ampiamente inferiore ai dati pubblicati dalle Associazioni di categoria”, sostiene, dicendosi “disponibile ad una verifica condivisa” e sottolineando che, “relativamente ai crediti ceduti dai fornitori a Banca Ifis per l’anticipo degli importi”, AdI ha “sempre onorato tutte le scadenze mensili nei confronti dell’Istituto finanziario, inclusa quella del 31 dicembre scorso”.

Quale che sia l’ammontare, dal fronte governativo arrivano appunto rassicurazioni sulla salvaguardia dei crediti. Il ministero spiega che “sarà confermata la prededucibilità dei crediti delle imprese dell’indotto, eliminando quelle differenziazioni che in passato hanno generato difficoltà interpretative e applicative e provocato discriminazioni all’interno della platea”. Nell’ambito della prededuzione sarà data “priorità assoluta alle imprese dell’indotto che hanno erogato le proprie prestazioni, senza soluzione di continuità, sino al giorno della decretazione dell’amministrazione straordinaria, contribuendo a garantire la continuità produttiva”. Per quanto riguarda invece il Fondo di garanzia Pmi, “sarà previsto l’esonero dal pagamento delle commissioni “una tantum” per l’accesso al Fondo e per il mancato perfezionamento delle operazioni garantite. Per la misura della garanzia diretta sarà previsto un innalzamento all’80% per tutte le operazioni.

Per quanto riguarda le operazioni di riassicurazione, la copertura del Fondo di Mcc sarà incrementata fino al 90% sulle garanzie rilasciate in prima istanza dai confidi non superiori all’80%”, precisa il dicastero. Infine, l’istituzione di un Fondo che prevedrà “un contributo, nell’ambito del de minimis, per abbattere gli interessi che le imprese dell’indotto dovranno corrispondere sui mutui per nuova liquidità”.

Cgil e Fim Cisl apprezzano l’apertura a un ammortizzatore sociale in deroga e unico per tutelare tutti i lavoratori diretti, degli appalti e dell’indotto. Al momento “vi sono lavoratori che in queste settimane non stanno ricevendo le retribuzioni poiché Acciaierie Italia non sta saldando le fatture”, avverte il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo. “Prendiamo atto dell’impegno preso dai ministri rispetto alla creazione di misure ad hoc a sostegno di queste imprese, finalizzate al pagamento degli stipendi e alla continuità delle manutenzioni e della produzione. Denunciamo ancora una volta come anche questa vertenza venga gestita sempre e solo in ritardo e in maniera emergenziale a causa della mancanza di una visione strategica rispetto alle politiche industriali del Paese”.