La polizia di Verona ha liberato una giovane donna che era stata sequestrata e picchiata dall’uomo con cui viveva in uno stabile occupato abusivamente. Gli agenti hanno arrestato il presunto aguzzino, un uomo di origine marocchine. La ragazza trattenuta contro la sua volontà in un casolare abbandonato, vicino alla stazione ferroviaria, è stata trovata sotto shock, con segni di violenza sul viso e sul corpo. A dare l’allarme era stata la sorella della vittima, chiamando la Questura di Cremona, che ha poi attivato i colleghi di Verona. La polizia è riuscita a penetrare nella casa forzando il lucchetto che bloccava l’ingresso.

Gli agenti delle Volanti e della Squadra mobile, attraverso la posizione del suo telefonino, hanno individuato il luogo dove si trovava, un immobile più volte sgomberato dalle forze dell’ordine negli scorsi mesi. La giovane teneva in braccio un gattino dal quale non ha voluto separarsi e ha continuato a stringere a sé. Accompagnata al Pronto Soccorso, dove è stata visitata, curata e dimessa dai sanitari con una prognosi di sette giorni, la donna è stata poi ascoltata dai poliziotti che, dopo aver formalizzato la denuncia, hanno arrestato il presunto autore per maltrattamenti e lesioni aggravate. Portato nel carcere di Montorio, è stato sottoposto oggi all’interrogatorio di garanzia, al termine del quale il gip ha convalidato l’arresto, disponendo nei confronti del ventenne la custodia cautelare in carcere.

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