Nuovo show del sindaco di Terni Stefano Bandecchi, stavolta a La Zanzara (Radio24), dove è stato interpellato per motivare la sua tristemente nota sortita nel consiglio comunale. Il patron di Unicusano non fa un passo indietro e si avventura in una specie di requisitoria contro i suoi detrattori, toccando temi che c’entrano poco con le sue frasi contestate .
“Il concetto loro – afferma il politico parlando di sé in terza persona – è che Bandecchi doveva essere messo da parte e chiedere scusa perché Bandecchi ha detto che agli uomini piacciono le donne, alle donne piacciono gli uomini. Poi a qualche uomo piace un uomo e a qualche donna piace una donna. Cioè Bandecchi ha detto che la vita normale scorre normale”.
Poi approfondisce la sua lezione sulle relazioni sessuali entrando nei dettagli e scatenando la reazione allibita di Parenzo, che commenta: “Ma che cosa sei? Ma si dicono in consiglio comunale queste stupidaggini?“.
“Io rispondevo a una persona – ribatte Bandecchi – Questa persona diceva che avrei dovuto sentirmi a disagio perché sono uno che stimola i femminicidi. Aoh! Ma qui siamo alla pazzia? Io non ho mai toccato una donna“.

“Ma roba da matti – ribadisce Parenzo – Che cosa c’entra? Come si fa a dire quelle fesserie? Tu sei un’istituzione, un sindaco. È imbarazzante. Chiedi scusa e basta. È semplice”.
Il sindaco di Terni cita un altro emendamento su Israele, che difende a spada tratta, poi aggiunge: “L’ipocrisia di destra e sinistra adda finì. Il punto è che le persone normali, quando una non gliela dà più, non ammazzano una donna, né alzano la voce. Chiedono scusa e si levano dalle palle”.
“Ma che c’entra?”, chiede attonito Parenzo.
“Io personalmente ammazzerei chi ha ucciso una donna – continua Bandecchi – perché è proprio cretino. C’è gente che ammazza donne e poi esce di galera. Io l’ammazzerei”.
“Ma tu ti rendi conto di quello che stai dicendo? – commenta Parenzo – In ogni caso, le frasi che hai detto in consiglio comunale non si possono dire, né si possono sentire”.
Il politico poi racconta di essere stato cacciato di casa una volta dalla moglie e di aver dormito in macchina, ma precisa di non averla mai tradita. E passa ad attaccare la Lega.

“Ma che c’entra? – ripete Parenzo – Non è normale che un sindaco dica quelle cose in consiglio comunale. Ma neanche all’asilo ci si comporta così. Se i miei figli dicono quelle cose, io li metto in punizione”.
“Sono d’accordo – replica Bandecchi – ma io non sono tuo figlio, ho 64 anni. Mi sono rotto le palle di essere educato“.
E infatti devi essere rieducato“, replica il giornalista.
Bandecchi esplode in una fragorosa risata e Parenzo lo striglia: “Guarda che non c’è niente da ridere”.
E il sindaco ha una reazione accalorata, stavolta scomodando il suo elettorato..
“Ma non è che l’elettore di fa dire qualunque sciocchezza, cosa c’entra con le volgarità che hai detto?”, osserva Parenzo.
Bandecchi tira fuori dal cilindro la sinistra: “Mi sa che la sinistra italiana va fuori di testa. In una democrazia l’elettore stabilisce chi vuole. Noi dobbiamo accettare se il popolo è sovrano o no?”.
“Ma cosa c’entra?”, chiede per l’ennesima volta Parenzo.
“Non avete democrazia – chiosa Bandecchi con una delle sue perle – A destra si sono rincoglioniti e a sinistra non avete democrazia”.

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