Ennesima aggressione omofoba in una città italiana. A Palermo – nella zona del Teatro Massimo – sei ragazzi sono stati prima insultati con frasi omofobe, poi accerchiati e infine malmenati. Di fronte all’episodio, avvenuto nella notte fra venerdì 20 e sabato 21 gennaio in una zona molto frequentata della città, sembra che nessun passante sia intervenuto per aiutare le vittime. E così 12 ragazzini, probabilmente minorenni, sono riusciti a pestare, con calci e pugni e senza apparente ragione, un gruppo di amici intento a passeggiare per le vie del centro storico.

Due delle vittime sono riuscite a scappare nel tentativo di chiedere aiuto a qualche pattuglia di polizia. Ma quando sono arrivati i poliziotti, il branco era già fuggito. Le vittime, giovani di età compresa tra i 24 e i 29 anni, sono stati aggrediti dopo essere usciti da un locale della zona e addirittura minacciati di morte se si fossero rivolti alle forze dell’ordine. Alcuni tra gli aggrediti sono anche finiti in ospedale. Ora sono in corso le indagini per individuare gli aggressori, che – stando a quanto riferito dagli stessi aggrediti – sarebbero tutti minorenni.

Uno dei sei ragazzi, che con un’amico si era allontanato di qualche metro e che ha assistito all’aggressione dei quattro rimasti, mentre invano tentava d’individuare un rappresentante delle forze dell’ordine, ha raccontato l’indifferenza della folla: “In via Ruggero Settimo c’era tanta gente. Non si è fermato nessuno a soccorrere i miei amici che venivano picchiati senza alcun motivo. I ragazzini, tutti minorenni, si sentivano i padroni della strada. Ci hanno visti e senza un motivo hanno pensato bene che fossimo una possibile preda”.

Le vittime, racconta ancora il ragazzo, hanno provato a chiedere ai minorenni le ragioni di quel violento pestaggio: “Per tutta risposta hanno picchiato un nostro amico seduto di spalle. Io e un altro ragazzo abbiamo compreso che la situazione poteva degenerare e ci siamo allontanati per cercare di trovare una pattuglia di polizia. In giro non ce n’erano e così ci siamo diretti verso il Teatro Massimo. Da lontano abbiamo visto i nostri amici picchiati in modo violento. Tornati con la polizia, il gruppo di aggressori è scappato, non prima di averci minacciato di morte facendoci segno che nascondevano un’arma in un borsello. Naturalmente abbiamo presentato denuncia“.

“Nessun tipo di violenza può essere tollerato. Questa mattina ho appreso dei quattro ragazzi aggrediti immotivatamente ieri, mentre stavano passeggiando per le vie del centro cittadino. Quanto accaduto è inaccettabile, a loro rivolgo la mia totale solidarietà e vicinanza” ha affermato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. “Questa amministrazione condanna fermamente ogni forma di discriminazione e omofobia e auspico che vengano presto individuati i responsabili di questo episodio”. E conclude: “Le istituzioni hanno il dovere di rinnovare, ogni giorno, il loro impegno in azioni di contrasto al degrado sociale ed educativo”

Sull’episodio si è espressa anche la sede palermitana di Arci Gay: “L’ennesimo episodio di aggressione contro persone Lgbtqia+ pone con forza l’attenzione sulla necessità di politiche educative che aiutino a prevenire e arginare discriminazioni e violenza. La mancanza di una legge contro omolesbobitransafobia ci rende un caso unico in Europa e fa riflettere sulle responsabilità della politica, complice del crescente clima violento, che anziché tutelare i diritti e le persone, cerca nuovi bersagli contro cui indirizzare l’odio”.

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