Dal primo marzo “in tutti gli appalti di Mondo Convenienza verrà applicato il contratto nazionale della logistica”. Quella che potrebbe sembrare un’ovvietà, considerando che gli autisti, facchini e montatori dei mobili e complementi di arredo lavorano per cooperative che si occupano evidentemente di logistica, è l’esito di una lunga vertenza sindacale il cui risultato, in questi mesi, non era dato assolutamente per scontato. Certo, utilizzare manodopera con contratto “pulizie-multiservizi” consentiva alle ditte che lavoravano per il mobilificio di pagare 4-500 euro in meno al mese, eppure 161 giorni di sciopero e presidi costanti ai cancelli di Campi Bisenzio, oltre alle denunce e i documenti raccolti dai sindacalisti del SiCobas, hanno convinto Mondo Convenienza a un cambio di rotta. “All’inizio dicevano che era impossibile – spiegano Luca Toscano e Sarah Caudiero, sindacalisti che hanno seguito la vertenza – Ora sarà realtà”.

Quello che, per i non addetti ai lavori, può sembrare un piccolo passo nel riconoscimento dei basilari diritti sul lavoro, nel malpagato e precario mondo della logistica rappresenta una svolta; lo sciopero iniziato a giugno da una ventina di lavoratori di Campi Bisenzio ha ottenuto miglioramenti contrattuali per più di 5.000 operai della filiera. A novembre erano stati assunti nuovamente i 26 dipendenti della ditta RL2 licenziati per avere dato via allo sciopero davanti al magazzino di Mondo Convenienza a Campi Bisenzio, gli era stato riconosciuto un aumento nella paga ed erano stati superati diversi aspetti critici denunciati dall’organizzazione sindacale (straordinari non pagati), eppure il contratto era sempre quello “multiservizi” da 6,80 euro lordi all’ora, impropriamente applicato a facchini, autisti e montatori.

Per ottenere l’applicazione del giusto contratto sono stati necessari cinque mesi di presidio nelle tende davanti ai cancelli del magazzino, con continui tentativi di sgomberi e diverse tensioni, ma anche l’appoggio dell’amministrazione di Campi Bisenzio prima e l’apertura di un tavolo in Regione poi. Il passaggio al CCNL Logistica è stato ratificato questa settimana con un accordo sottoscritto dall’azienda e CGIL, CISL e UIL. “È vero, il risultato è stato raggiunto ai tavoli – commentano dal SiCobas, a cui appartenevano tutti i lavoratori che hanno condotto la vertenza – ma non ci sarebbe stato cambiamento senza la nostra lotta. Gli accordi, nel migliore dei casi, ratificano il cambiamento. Nei peggiori lo impediscono”.

L’azienda stima che il cambio contratto porterà a un aumento del costo del lavoro di 100 milioni di euro per i prossimi due anni. L’accordo firmato dai sindacati confederali prevede deroghe e progressioni, con l’arrivo alle retribuzioni previste del contratto nazionale della logistica in due anni.

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