Un sequestro cautelare di beni e immobili per un valore di circa 350mila euro. È quello eseguito dalla Guardia di finanza nei confronti del governatore della Regione Sardegna, Christian Solinas, e di altre sei persone indagate per corruzione. Il provvedimento, chiesto dal pm di Cagliari, Giangiacomo Pilia, è stato firmato dal gip Luca Melis. L’indagine riguarda la compravendita di una proprietà di Solinas e la nomina di Roberto Raimondi alla direzione generale dell’autorità di gestione del programma Eni-Cbc bacino del Mediterraneo. Nell’inchiesta, di cui si ha avuto notizia nel febbraio del 2023, il presidente sardo è indagato corruzione e riciclaggio.

L’indagine sulla compravendita – L’attività investigativa della procura di Cagliari segue due filoni. Nel primo sono indagati insieme a Solinas anche l’imprenditore Roberto Zedda e il consigliere regionale Nanni Lancioni del Partito Sardo d’Azione. L’indagine riguarda, secondo quanto si apprende, la compravendita da parte di Zedda di una proprietà di Solinas a Capoterra e poi il successivo acquisto di una casa da parte del presidente della Regione vicino al Poetto di Cagliari. Per gli inquirenti, Zedda avrebbe ottenuto in cambio una fornitura di termoscanner e la prosecuzione della fornitura di software e hardware nell’ambito del project financing di Nuoro.

Il filone sulle nomine dei massoni – Il secondo filone d’inchiesta, invece, riguarda presunte pressioni per la nomina di Raimondi al vertice dell’Enpi: secondo l’ipotesi della procura era legata alla promessa di una laurea ad honorem di un’università albanese. Sono sotto indagine anche il consulente di Solinas, Christian Stevelli, il rettore dell’università di Tirana Arben Gjata e il direttore generale della E-Campus Algonso Lovito. La notizia dell’inchiesta, nel febbraio dell’anno scorso, aveva fatto emergere anche l’appartenenza alla massoneria di Stevelli e Raimondi: i due manager sono affiliati al Grande oriente d’Italia, ma sono stati sospesi dopo essere finiti sotto inchiesta dal gran maestro Stefano Bisi.

Altra grana per Solinas – Leader del Partito Sardo d’Azione, alleato della Lega, Solinas è stato senatore del partito di Matteo Salvini. Eletto al vertice della Regione Sardegna nel 2019, la sua ricandidatura per il centrodestra è in dubbio: da settimane, infatti, Fratelli d’Italia spinge per accantonare il suo nome e candidare il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu. Una richiesta che ha arroventato i rapporti politici del partito di Giorgia Meloni con la Lega di Salvini, anche in riferimento ai nomi da candidare in altre regioni. Il nodo in Sardegna è rappresentato anche dalle vicende giudiziarie di Solinas: le ultime novità relative all’indagine della procura di Cagliari, dunque, possono rappresentare una grana per il governatore sostenuto dai leghisti.

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