“Invito e diffido la Rai e la trasmissione “Reporta non mettere in onda nella trasmissione di questa sera il filmato e/o il servizio riguardante il dipinto del Valentin De Boulogne e le altre notizie riservate pubblicate in data odierna dal quotidiano “Il Fatto”, e riguardanti la vicenda processuale pendente alla Procura di Imperia”. Con una lettera dei suoi avvocati, Vittorio Sgarbi prova a bloccare la puntata di Report di domenica 14 gennaio, i cui contenuti sono anticipati dal Fatto Quotidiano che conduce l’inchiesta insieme alla trasmissione. Il motivo? “Le notizie stesse non risultano conformi all’effettivo svolgimento dei fatti, violano l’art. 684 c.p. e non sono rispettose delle norme sul segreto istruttorio”. Una motivazione analoga a quella addotta un mese fa, era il 17 dicembre 2023, per bloccare il primo servizio sull’inchiesta riguardante il quadro del Manetti rubato nel 2013 e ricomparso nel 2021 come un “inedito” nelle sue disponibilità.

Qual è invece il filone a cui fanno riferimento i legali, sul dipinto di Valentin De Boulogne? I documenti esclusivi e le testimonianze raccolte dal Fatto e Report inchiodano il sottosegretario all’altra inchiesta in cui è indagato, quella su una tela che vale ben 5 milioni di euro. Si chiama “Concerto con Bevitore” ed è attribuita a Valentin de Boulogne, forse il più importante dei pittori caravaggeschi. Secondo la procura di Imperia che lo indaga, Sgarbi avrebbe tentato di esportarla illegalmente con l’intermediazione della sua compagna, Sabrina Colle, e di un suo amico, l’impresario d’arte Gianni Filippini. I Carabinieri l’hanno sequestrata a giugno 2021 a Montecarlo. Il prezioso carico era partito da Ro Ferrarese, cioè proprio da casa Sgarbi.

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