Dopo molte polemiche il liceo di Partinico resterà intitolato al giornalista che aderì alle leggi razziali, Santi Savarino. Il collegio dei docenti aveva proposto il nome di Rita Levi Montalcini, il comitato cittadino aveva invece suggerito di dedicare la scuola a Peppino Impastato e alla vedova Felicia Bartolotta. Entrambe le ipotesi sono state scartate.

La giunta comunale, si legge nella delibera del 12 gennaio, ha “ritenuto dovere confermare l’attuale intitolazione anche nella considerazione che ciascun Comune deve lasciare alle nuove generazioni la memoria dei propri cittadini e delle personalità del territorio che si sono distinte per impegni sociali, scientifici culturali e per impegno politico”. La figura di Santi Savarino per l’amministrazione comunale è fra le più alte personalità cui Partinico ha dato i natali, al quale anche la città di Roma ha intitolato una via cittadina e un istituto scolastico.

Da oltre 44 anni il liceo di Partinico è intitolato a Savarino, giornalista e senatore, la cui figura è messa in discussione per aver firmato il “manifesto della razza” e aderito alle leggi razziali. Nella delibera, la giunta sostiene che la questione non è sulle figure di Impastato e Bartolotta, in quanto viene riconosciuta “la loro valenza, simboli contemporanei della lotta alla mafia“. Tanto che, viene precisato, è già stata intitolata a Peppino Impastato una strada comunale, peraltro adiacente al liceo scientifico, “segno del riconoscimento del suo impegno e del suo sacrificio”.

“La memoria di Peppino Impastato e di Felicia Bartolotta viene ancora una volta calpestata dall’ennesimo gravissimo atto politico di un sindaco e di una giunta che a due indiscutibili simboli dell’antimafia preferiscono la figura poco dignitosa di un fascista, esprimendo formalmente la scelta di mantenere l’intitolazione a Santi Savarino”, affermano invece gli esponenti di Rifondazione Comunista di Partinico.

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