Risalgono al 15 marzo scorso i fatti che riguardano il ragazzo di 12 anni caduto dalla bicicletta sul ponte della Ghisolfa a Milano, lievemente ferito, ma poi anche multato perché si trovava sul marciapiede. La zona è una delle più trafficate della città e anche delle più contestate per l’assenza di piste ciclabili, che causano numerosi incidenti. I fatti, accaduti ormai un anno fa, emergono da un ricorso presentato dall’avvocato della famiglia, Angelo Giordano, che chiede l’annullamento del “verbale di accertamento della sanzione” (da 42 a 173 euro).

In particolare, il ragazzino stava andando a scuola, verso via Mac Mahon, pedalando sul marciapiede, affiancato dal padre, anch’egli in bicicletta con un’altra bimba di 9 anni sul sellino. Il ragazzo sarebbe caduto a causa di una “rete da cantiere arancione” che, come si legge dal verbale, “si è spostata causa forte vento e ha invaso il marciapiede agganciandosi al manubrio della mia bici facendomi perdere il controllo”. Dopo l’accaduto il padre ha chiamato il 118 che ha portato il ragazzo all’Ospedale pediatrico Buzzi con lievi ferite; mentre la polizia locale giunta sul posto ha multato il genitore per aver violato l’articolo 143 del codice della strada.

Nel ricorso sono stati indicati alcuni testimoni da sentire, tra cui anche Beatrice Macrì, anche lei vittima di un incidente nel 2021 che ha creato un comitato per la realizzazione della pista ciclabile sul ponte milanese. L’avvocato contesta “l’assoluta pericolosità per i ciclisti” del Cavalcavia Bacula che ha obbligato il padre a far salire il ragazzo sul marciapiede; inoltre ci sarebbero le condizioni per applicare lo “stato di necessità”- che prevede di non punire qualcuno per un fatto che ha commesso per salvare se stesso o altri da un pericolo grave. La famiglia si è anche rivolta al consigliere comunale di Milano, Alessandro Giungi, che ha definito “del tutto legittimo che sul Ponte della Ghisolfa un genitore decida di far percorrere in bici al proprio figlio un tratto sul marciapiede in quanto un bambino è ancora più esposto al pericolo di essere travolto”. Ribadisce quanto sia importante realizzare la pista ciclabile, perché il ponte è percorso per arrivare alle scuole di via Mac Mahon e via Castellino da Castello, ed è “totalmente ingiusto pretendere che esso sia precluso a chi viaggia in bici“.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti

MANI PULITE 25 ANNI DOPO

di Gianni Barbacetto ,Marco Travaglio ,Peter Gomez 12€ Acquista
Articolo Precedente

Finisce male una storia d’amore tra due giovani: rissa tra le famiglie in strada a Cagliari, 5 arresti

next
Articolo Successivo

Stalking a una pallavolista della Uyba Busto Arsizio: braccialetto elettronico per un 42enne

next