Topi, infiltrazioni, muri che crollano attorno agli edifici, perdite d’acqua, riscaldamenti in blocco. La ripresa della scuola dopo le vacanze natalizie non per tutti è stata facile. Anzi per alcuni – come la secondaria di primo grado Ugo Foscolo di Cagliari – non c’è stato alcun rientro in classe perché il sindaco Paolo Truzzu ha emesso un’ordinanza di chiusura per effettuare la derattizzazione. Così anche alla primaria di Robbiate. Rischia di non fare più nemmeno notizia ma ogni giorno si registrano casi di maestri, professori e alunni che vanno a scuola con i topi, con la pioggia che cade nelle aule, con infiltrazioni nei muri. Basta un rovescio più insistente del solito per essere costretti a sospendere l’attività didattica.

Non è più nemmeno così raro trovare scuole invase dai ratti. Alla Ugo Foscolo, nel capoluogo sardo, i ragazzi e il personale scolastico perderanno otto giorni di scuola: il primo cittadino, su richiesta della dirigente scolastica Daniela Montisci, per consentire la disinfestazione dei locali ha dato uno stop alle lezioni dall’11 al 18 gennaio compreso. La ditta ProService effettuerà le operazioni e poi seguiranno l’areazione e la pulizia dei locali. La disinfestazione – ha scritto il sindaco nell’ordinanza – si è resa necessaria “a tutela della pubblica incolumità” dopo il ritrovamento, all’interno dell’edificio, di materiale biologico riconducibile a ratti. Una situazione che ha messo in allarme i genitori degli alunni che non hanno certo piacere di sapere che i loro figli siedono tra i banchi dove si aggirano i roditori.

Stessa scena a Robbiate dove, il giorno dopo la ripresa, i ragazzi dell’istituto comprensivo sono di nuovo rimasti a casa, perché durante le festività è avvenuta la scoperta dei topi. Riscaldamento rotto, invece, all’istituto professionale Ceconi di Udine, dove – secondo il Messaggero Veneto – nelle aule si sarebbe arrivati a meno di 10 gradi e gli studenti si sono rifiutati di andare in classe: un problema risolto in giornata ma che ha comunque interrotto l’attività didattica per una mattinata. Anche ad Arquata Scrivia, il primo cittadino Alberto Basso ha preso carta e penna per chiudere la scuola dell’infanzia Marè e l’elementare “Pascoli”: il personale dell’ufficio tecnico comunale ha rilevato un’importante perdita di acqua che compromette il funzionamento dell’impianto di riscaldamento.

“Appreso – spiega il sindaco – che le operazioni per il rispristino del regolare funzionamento dell’impianto di riscaldamento necessiteranno di alcuni giorni in quanto occorrerà procedere preventivamente allo spegnimento e svuotamento dell’impianto per la riparazione della tubazione”, i bambini rientreranno in aula lunedì prossimo. Preoccupazioni anche nell’istituto Santagata a Cricignano d’Aversa dove, dopo le piogge abbondanti dei giorni scorsi, al suono della prima campanella si sono ritrovati pozzanghere enormi sui pavimenti, chiazze e crepe sui muri tanto da dover adoperare secchi e strofinacci per contenere il problema. Un problema – secondo quanto riportato da Casertanews.it – che si verifica ormai da tempo, “con le famiglie che già alcuni mesi fa tennero una riunione con il sindaco proprio su questo argomento”.

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Bidello sospeso per presunte molestie ritorna a scuola, un’intera classe non entra in aula

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