Non solo la carenza di cibo, acqua e beni essenziali. Nei campi e nei rifugi dove vivono le centinaia di migliaia di sfollati interni della Striscia di Gaza la mancanza di servizi igienici adeguati e di acqua potabile sta diventando un’emergenza. L’impatto sulla salute delle persone infatti è drammatico. “Le malattie si stanno diffondendo rapidamente” spiega un operatore di Oxfam in una testimonianza audio dalla Striscia. “Negli ospedali si lotta per cercare di aiutare tutti, ma manca elettricità, spazio e risorse”. I continui attacchi rendono molto difficile e rischioso anche il lavoro degli operatori umanitari, che non riescono a portare aiuti ai civili fuggiti in massa dalle proprie case alla ricerca di un posto sicuro

Il racconto fa parte di una serie di testimonianze raccolte dagli operatori e dai manager di Oxfam a Gaza che ilfattoquotidiano.it ha deciso di pubblicare. L’obiettivo è avere un racconto in prima persona da parte dei civili a Gaza, coloro che in questo momento stanno pagando il prezzo più alto del conflitto.

LA PETIZIONE – Nessuna risposta umanitaria significativa potrà esserci senza un immediato cessate il fuoco. Per questo Oxfam ha lanciato un appello urgente al governo italiano e ai leader europei a cui si può aderire su: https://www.oxfamitalia.org/petizione-gaza/

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