Bolognola, comune del Maceratese a 1070 metri di altitudine compreso nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, non avrà una nuova seggiovia. Il “centro turistico estivo e invernale, che in località Pintura offre impianti sciistici di risalita e servizi per gli sciatori grandi e piccini”, come spiega il portale TurismoMarche.it, dovrà accontentarsi dei sei impianti di risalita disponibili, tra skilift e tapis roulant, a servizio delle 17 piste. Aperte ad intermittenza, almeno negli ultimi dieci anni, a causa delle precipitazioni nevose irregolari.

Il Tar delle Marche ha recentemente respinto il ricorso promosso dal Comune per ottenere l’annullamento del parere con cui il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha espresso una Valutazione di Incidenza negativa e negato il nulla osta alla realizzazione della nuova seggiovia quadriposto “Castelmanardo Express”. Seggiovia finanziata nel Piano Complementare al Pnrr-Sisma con 2 milioni di euro, dei quali 600mila, liquidati ad aprile 2023 dall’Ufficio Speciale Ricostruzione della Regione Marche come anticipo, pari al 30% dell’importo totale. “Il nuovo impianto funiviario di concezione moderna ed evoluta – si spiega sul portale della Regione – ha come obiettivo quello di migliorare l’appetibilità e la redditività complessiva della ski-area, riqualificando l’offerta turistica sia nella stagione invernale che in quella estiva”. Un intervento che si inquadra “all’interno di un planning di importanti azioni per Pintura, che comprende anche la realizzazione di locali a servizio degli impianti scioviari, per 2.200.000 euro, di un laghetto di accumulo, per 1.000.000 euro, di un parcheggio per le auto, per 200.000 euro e l’illuminazione della pista “Marchigiana”, per 200.000 euro. Per una cifra complessiva, compresa la seggiovia, di 5,6 milioni di euro dal Piano Complementare al Pnrr. Risorse considerevoli per una località sciistica nella quale le nevicate medie in quota, fatta eccezione per la stagione 2016-17 nella quale hanno raggiunto i 72 centimetri e i 60 di quella 2018-19, si sono attestate tra i 16 centimetri del 2014-15 e i 36 del 2022-23. Però, con zero centimetri nelle stagioni 2020-21, 2019-20, 2013-14 e 2012-13. Motivo per il quale si vorrebbe ricorrere ad un laghetto di accumulo.

La nuova seggiovia, secondo il progetto dell’agosto 2021 di Adyton Ingegneria srl, si svilupperebbe lungo le pendici orientali di Monte Castel Manardo, dall’area di fondovalle in località Pintura, a 1260 metri di altitudine, fino alla sommità del crinale, a 1530 metri. Parte del tracciato ricadrebbe all’interno del sito d’Interesse Comunitario “Monte Castel Manardo-Tre Santi” e in parte all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed è compreso nella Zona a Protezione Speciale “Dalla Gola del Fiastrone al Monte Vettore”.

L’intervento, proprio in considerazione del fatto che ricade parzialmente all’interno di habitat di interesse comunitario, è soggetto alla normativa sulla Valutazione di Incidenza ambientale, di competenza dell’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Nella fase istruttoria della Conferenza dei Servizi promossa dalla Provincia di Macerata – si legge nella sentenza del Tar per le Marche firmata dal presidente Giuseppe Daniele – sono stati acquisiti i pareri favorevoli delle Amministrazioni partecipanti, ad eccezione dell’Ente Parco, che ha ritenuto l’intervento non realizzabile, poiché il progetto “non è in sostituzione di alcun altro impianto, attualmente esistente” e ritenuto in contrasto con le misure di salvaguardia del Parco. Parere negativo confermato a luglio 2022, in linea con il quello espresso dal Ministero della Transizione Ecologica a giugno dello stesso anno, dopo che il Comune ha rideterminato il progetto, proponendo “la realizzazione del nuovo impianto in sostituzione di quello a fune esistente denominato Pintura 2, previo smantellamento di quest’ultimo”. Il problema permane. Il progetto si configura come una “nuova opera piuttosto che una sostituzione di un impianto precedente”, si spiega nel documento.

Ma il Comune di Bolognola non ci sta e ricorre al Consiglio di Stato chiedendo l’annullamento del Parere del Parco “previa sospensiva”. La sentenza emessa a febbraio 2023 stabilisce che il procedimento di “VIA dovrà essere concluso dalla Provincia sulla base di una valutazione complessiva che tenga conto di tutti i pareri acquisiti”. Procedimento dunque riavviato, senza novità rilevanti. Perché il Parco nella conferenza dei servizi di aprile 2023 ribadisce che “il progetto non può configurarsi come sostituzione dello skilift Pintura 2, in quanto lo stato di progetto presenta un maggiore impatto complessivo rispetto allo stato attuale”. A questo punto il Comune si appella alla Provincia chiedendo che il progetto venga realizzato per “motivi imperativi di rilevante interesse pubblico”. Dal momento che né l’Ente provinciale, né il Servizio per l’attuazione della Rete Natura 2000 della Regione Marche gli danno ragione, a maggio 2023 il Comune ricorre al Tar. Che ora gli dà torto.

E’ possibile che il Comune non si fermi neppure questa volta e ricorra ancora alla giustizia amministrativa. Contattata da ilFattoQuotidiano.it la sindaca Cristina Gentili ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione. Neppure sulla sorte dei 600mila euro anticipati ad aprile dall’Ufficio Speciale Ricostruzione per una seggiovia che a detta del Tar non si farà. “Ad oggi, allo scrivente ufficio non risultano pervenute disposizioni ulteriori né da parte del Soggetto Attuatore – Commissario Sisma 2016, né da parte dell’Ente responsabile dell’intervento e né provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria”, ha scritto in una nota Marco Trovarelli, direttore del Dipartimento Ufficio Speciale per la Ricostruzione.

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