La Banca d’Italia ha deciso di commissariare, dopo solo un anno di attività, Smart Bank, la divisione digitale del gruppo Cirdan. Il provvedimento è di pochi giorni fa e dispone lo scioglimento degli Organi con funzioni di amministrazione e controllo di Cirdan Group S.p.A. e Smart Bank S.p.A con sede, rispettivamente, in Milano e Napoli. Decade quindi dalla carica il presidente di Smart Bank Carlo Alberto Carnevale Maffè che insegna “strategia ed imprenditorialità” ai master della Bocconi e professa una strenua fede liberista. Spesso presente su media e quotidiani, Carnevale Maffè è solito dispensare suggerimenti di buon management ed è un instancabile cantore dei benefici di liberalizzazioni e privatizzazioni. Non a caso i suoi contributi sono spesso ospitati sul quotidiano Il Foglio. Solitamente molto attivo su X, non ha però per ora dedicato neppure un post al commissariamento. Decade anche l’amministratore delegato Antonio De Negri, banchiere di d’affari con trascorsi in Citigroup e Barclays. Tra i membri del board anche Benedetta Arisi Lucini, nota per feroci battaglie con i tassisti quando era alla guida di Uber Italia e oggi a capo di Otter una fintech che si occupa di “democratizzare il mondo della finanza”.

Come si legge sul sito: “Smart Bank è nata nel 2022 con l’obiettivo di diventare una powerhouse globale per gli investimenti”. In un’intervista a se stesso, pubblicata sul sito della banca, Carnevale Maffé spiega: “Se fossimo in ambito farmaceutico, noi non siamo la piccola farmacia comunale, noi siamo Pfizer. O ancora meglio vogliamo diventare l’Apple Watch degli investimenti. Misurano pressione, circolazione, battiti. Ecco: una banca su misura del singolo, stavolta per davvero. Finora è stata solo grattata la superficie. Noi nasciamo algoritmici, sostenibili e inclusivi. Promettiamo il futuro fatto oggi con gli strumenti di domani. Piena trasparenza della finanza e degli investimenti con criteri Esg dentro il nostro Dna, e non come allegato al conto di bilancio”.

Ma non è andata proprio come doveva andare. Il provvedimento, si legge nella nota della Banca d’Italia , ha l’obiettivo di “assicurare un adeguato presidio dell’operatività del gruppo e di ripristinare condizioni di sana e prudente gestione”. L’istituto centrale, che conserva la vigilanza sugli istituti medio piccoli, non ha fornito altre informazioni. I commissari straordinari individuati da via Nazionale sono Enrico Ajello e Andrea Guaccero. Nel frattempo le due società “proseguono la propria attività” e “la clientela e i depositanti possono continuare ad operare con la consueta fiducia”. Smart Bank è specializzata nell’offerta di conti deposito (quelli che pagano un interesse un po’ più alto se si vincolano i soldi per determinati periodi di tempo). I tassi offerti risultavano particolarmente concorrenziali. Nei mesi scorsi la banca ha messo sul mercato un conto deposito a 20 anni, con interessi annui del 7% lordo, da corrispondere però in un’unica soluzione alla scadenza del contratto. Il conto vincolato ad un anno paga il 4,3% lordo, il quinquennale il 3,6% ma c’è anche una versione “incrementale” lanciata un giorno prima del commissariamento.

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