Una coppia di anziani vende una maschera di legno impolverata e ritrovata nella propria soffitta a un rigattiere, ricavandoci 150 euro. Mai avrebbero potuto prevedere, però, che quella stessa maschera valeva in realtà più di 4milioni. Il curioso fatto, da molti definito “l’affare del secolo” – per il rigattiere, ovviamente, non certo per i poveri coniugi Fournier – è accaduto a Parigi, come raccontato da Il Corriere della sera. Il fortunato mercante ha prontamente affidato la maschera a una casa d’aste, che l’ha rivenduta per 4,2 milioni di euro.

La coppia parigina ha fatto causa al rivenditore, ma la vendita è stata considerata valida: il mercante potrà infatti tenersi il ricavato. E la coppia di ottantenni, che aveva deciso di disfarsi in fretta di quell’oggetto scovato in soffitta, non potrà tornarne in possesso, né ottenere alcun risarcimento. Il tribunale di Alès, nel sud della Francia, ha stabilito che gli ex proprietari della maschera, infatti, che si erano rivolti al rivenditore per sbarazzarsi dei vecchi oggetti accumulati nella casa di vacanza nel Gard, “non hanno dimostrato alcuna diligenza nel valutare il giusto valore storico e artistico del bene”. Secondo il giudice francese, inoltre, i due non sono stati imbrogliati. “La loro negligenza e noncuranza fanno sì che non possa venire accolta la richiesta di dichiarare nulla la compravendita”, ha aggiunto la sentenza.

La casa d’aste di Montpellier, che ha esaminato l’oggetto, ha rivelato che si trattava di una rara maschera Ngil del XIX secolo, realizzata dal popolo Fang del Gabon, una delle sole 10 esistenti al mondo, probabilmente acquistata intorno al 1917 da René-Victor Edward Maurice Fournier, governatore coloniale francese e antenato dell’88enne. Come riportato ancora da Il Corriere, il commerciante ha negato di sapere che quella maschera fosse così preziosa. Ma anche la casa d’aste ha emesso una valutazione iniziale molto sottovalutata: circa 300 mila euro, che il rigattiere ha offerto alla coppia a dimostrazione della sua buona fede. Loro però non hanno accettato, e hanno preferito fargli causa. Lui allora ha ritirato l’offerta dei 300 mila euro, ed è andato avanti nella vendita all’asta. Prezzo finale: 4,2 milioni di euro. Il caso si era poi complicato ulteriormente quando la Repubblica del Gabon aveva presentato una denuncia penale per ricettazione, chiedendo l’annullamento della vendita e il rimpatrio della maschera. Il tribunale ha però dichiarato inammissibile anche la richiesta del Gabon. I Fournier hanno affermato che presenteranno appello, e anche il Gabon potrebbe insistere con un altro procedimento giudiziario. Ma per ora, il rigattiere si può tenere stretto il suo bottino.

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