La Giunta per le elezioni del Senato ha rifiutato di trasmettere a Report la documentazione obbligatoria sugli incarichi e le attività in corso depositata da Maurizio Gasparri all’atto dell’insediamento. La decisione è stata presa a maggioranza nell’ambito dell’istruttoria avviata dopo la denuncia del programma di Rai 3 sull’eventuale incompatibilità tra la carica di senatore e quella di presidente della società di sicurezza informatica Cyberealm, che il capogruppo di Forza Italia (fino a poco fa vicepresidente dell’assemblea) ricopre da giugno 2021 senza averlo mai comunicato a palazzo Madama. Poiché contiene dati sensibili, la documentazione prodotta dai parlamentari non è pubblica in tutte le sue parti, ma può essere resa disponibile su richiesta: a votare in Giunta contro l’invio sono stati tutti gli esponenti del centrodestra più Italia viva, a favore invece Pd, M5s e Verdi-Sinistra.

La verifica della posizione di Gasparri è sul tavolo del Comitato incarichi a guida del leghista Manfredi Potenti, che avrà il compito di valutare quali documenti acquisire e se avviare audizioni. Lunedì il senatore azzurro ha inviato all’organo una memoria in cui sostiene l’assenza di incompatibilità tra le due cariche in quanto la società da lui presieduta, scrive, non ha mai svolto “servizi di qualunque genere per conto dello Stato”, né direttamente né indirettamente. In realtà, come raccontato dal Fatto, tra i fornitori della Rai (in corso ci sono quattro appalti) c’è la Atlantica digital. Questa società detiene il 26 per cento di quote della Atlantica cyber security. Di quest’ultima è socia anche la Cyberealm con il 24 per cento di quote. Martedì dalla Giunta è emersa anche un’altra notizia: la maggioranza di destra vorrebbe archiviare la pratica già entro Natale, “accontentandosi” della versione fornita dall’ex ministro.

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