A novembre 2023 il prezzo medio dell’elettricità sul mercato libero per una famiglia tipo, che consuma in un anno 2.700 kWh, è di 44,33 centesimi di euro al kilowattora. Contro i 28,29 centesimi stimati da Arera per il mercato di maggior tutela. In vista della completa liberalizzazione dei mercati energetici prevista per l’anno prossimo, l’Istat ha ripreso e integrato le analisi presentate in audizione il 22 novembre scorso alla Commissione attività produttive della Camera, aggiungendo un focus sul differenziale tra il costo sostenuto dagli utenti tutelati e quello pagato da chi ha scelto un fornitore sul mercato libero. In questo secondo caso si parla ovviamente di una media. Stando ai dati dell’authority per l’energia, la maggior parte delle migliaia di offerte sul mercato libero sono in effetti più costose della tutela, ma scegliendo bene è ancora possibile risparmiare un po’.

Al risultato di novembre contribuisce il fatto che in ottobre i prezzi dell’energia elettrica venduta nel mercato tutelato sono saliti del 37% rispetto alla media del 2019, mentre quelli venduti sul mercato libero del 103,1%. In generale gli indici dei prezzi dell’energia elettrica e del gas di città e gas naturale a ottobre del 2023 risultano più elevati del 78,8% e del 59,5% rispetto alla media del 2019.

Per l’Unione nazionale dei consumatori i risultati dell’analisi “sono clamorosi e vergognosi” e “attestano l’urgenza di una proroga del mercato tutelato di luce e gas” visto che la differenza tra i prezzi medi mostra che chi è nel libero “paga attualmente il 56,7% in più”.

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