Giornata di tensione ieri, martedì 5 dicembre, a Torino, vicino al campus universitario Einaudi, dove la polizia ha caricato il presidio di studenti antifascisti che volevano impedire il volantinaggio del Fuan. Tutto è iniziato quando alcuni militanti dell’organizzazione universitaria di estrema destra si sono diretti verso il campus per un volantinaggio “scortato” dalla polizia. Dall’altro lato un gruppo di un centinaio di studenti dei collettivi universitari autonomi e di sinistra si è avvicinato per impedire l’accesso al campus e il reparto mobile si è schierato per impedire il contatto tra i due fronti. Secondo la ricostruzione fatta della docente di diritto costituzionale, Alessandra Algostino, al Fattoquotidiano.it dopo oltre un’ora, quando gli studenti di destra si erano già allontanati, “è partita una carica a freddo”. Lei, insieme a una collega, è rimasta ferita dalle manganellate della polizia. “Di nuovo cariche e manganellate, estese anche a due docenti di Giurisprudenza, che, dopo essersi qualificate, si sono interposte tra gli agenti e gli studenti per evitare incidenti e che sono finite al pronto soccorso con lesioni al capo e alle braccia – scrive in una nota il Coordinamento antifascista Torino guidato dall’ex magistrato Livio Pepino – la gravità del fatto è accentuata dalla circostanza che le cariche sono avvenute a freddo, quando gli attivisti del Fuan si erano ormai allontanati, accompagnati dalla dirigente della polizia intervenuta”.

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